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Report da trasmissione incensata per la sua profondità e libertà di inchiesta, a programma da censurare per aver trasmesso un servizio giornalistico che punta il dito su errori nella campagna vaccinale. Il passaggio è breve e oggi è stato compiuto.
Ieri sera Rai3 ha trasmesso un servizio sul tema della somministrazione della terza dose.
‘Moderna è considerato il vaccino più sicuro, ma è anche quello con il dosaggio più forte. Per questo per la terza dose viene raccomandata in quantità intera solo per gli immunodepressi. Per il booster a tutti gli altri la stessa casa farmaceutica suggerisce di utilizzare 50 microgrammi, e non 100, per ridurre gli eventi avversi – sintetizza la redazione di Report sui social -. Report però ha scoperto un errore nella campagna vaccinale italiana a cavallo tra fine settembre e inizio ottobre, per colpa di un cortocircuito tra Aifa e Ministero della Salute. In Italia per quasi due settimane gli anziani che hanno preso il booster Moderna hanno ricevuto una quantità di vaccino doppia a quella consigliata. Nel migliore dei casi inutile, quindi uno spreco, nel peggiore potenzialmente dannosa’.
E immediatamente dopo il servizio è scattata l’ombra della censura.
‘Ieri sera su ‘Report’ è andato in onda un lungo compendio delle più irresponsabili tesi no vax e no Green Pass; su questo chiediamo un chiarimento ai vertici Rai – scrivono infatti in una nota le parlamentari e i parlamentari Pd membri della Commissione di Vigilanza Rai, a commento del servizio ‘Non c’è due senza tre’ – Sedicenti infermieri, irriconoscibili e coperti dall’anonimato come se si trattasse di pentiti di mafia che affermano di essersi infettati per responsabilità delle aziende farmaceutiche. Un sedicente ‘collaboratore del Comitato Tecnico Scientifico’, anch’egli irriconoscibile e anonimo, che denuncia la totale imperizia dell’organismo su cui poggiano le decisioni politiche a tutela della salute pubblica dall’inizio della pandemia. Dubbi sull’efficacia dei vaccini, perplessità sulla durata della copertura degli anticorpi, affermazioni del tutto campate in aria sulla ‘larga frequenza di effetti collaterali’ dopo la somministrazione del vaccino anti Covid, speculazioni dietrologiche sul ‘grande business della terza dose’ detenuto da ‘multinazionali del farmaco’ concentrate solo a ‘accumulare enormi profitti con la perdita di efficacia della terza dose’, dubbi sulla efficacia del Green Pass e della sua eventuale estensione’.

‘Questo e molto altro – osservano i parlamentari Pd – è lo spettacolo a cui hanno assistito ieri sera i telespettatori italiani su Rai Tre. Perché con il servizio di Report ‘Non c’è due senza tre’ firmato da Samuele Bonaccorsi e Lorenzo Vendemiale, è andato in onda un lungo compendio delle più gravi e irresponsabili tesi antivacciniste. Un episodio molto grave di disinformazione su una rete del servizio pubblico radiotelevisivo, tanto più discutibile perché avvenuto proprio mentre operatori sanitari, giornalisti ed esponenti delle istituzioni sono obiettivo di manifestazioni No Vax e No Green Pass, spesso violente, che si alimentano proprio delle falsità contenute e diffuse dal servizio di Report. Per questo – concludono i parlamentari – abbiamo chiesto al Presidente e all’Amministratore Delegato della Rai, insieme al Direttore di RaiTre Franco Di Mare, se fossero a conoscenza dei contenuti del servizio summenzionato, se ne avessero avallato la diffusione, quali iniziativa intendono mettere in campo per ristabilire un livello corretto e veritiero di informazione sui vaccini anti Covid, sul lavoro del Comitato Tecnico Scientifico e sulle decisioni assunte dal Parlamento e dal Governo a tutela della salute pubblica dall’avvio dell’epidemia di Covid 19 e fino ad oggi’.

Sorgente: Vaccini e giornalismo, l’ombra della censura ora colpisce anche Report – Politica – LaPressa.it


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