Erano legati agli alberi, abbandonati da tutti prima che il “Basaglia d’Africa” li portasse in uno dei centri di accoglienza che ha fondato in Benin, Togo e Costa d’Avorio.
Centro di accoglieza per malati mentali di Avrankou in Benin. Nato nel 2004 il centro ospita pazienti con problematiche gravi. Quelli che stanno meglio lavorano al vicino centro di Dangbodji, alcuni fanno anche il pane.
1 di 8
Centro di accoglienza per malati mentali di Tokan a Cotonou in Benin. Il centro ospita 200 pazienti. Molti di loro sono curati con farmaci che inducono il sonno. Quasi tutti provengono dalla strada e non hanno identità.
2 di 8
Centro di accoglienza per malati pischiatrici di Avrankou in Benin. Grégoaire visita i pazienti più volte a settimana, con loro ha un rapporto intenso. Viene considerato dagli ospiti del centro come un padre.
3 di 8
Centro di accoglienza per malati mentali di Tokan a Cotonou in Benin. Una paziente psichiatrica durante una crisi mistica viene accudita. Spesso nel centro avvengo crisi o litigi tra gli ospiti.
4 di 8
Centro di accoglienza per malati mentali di Tokan a Cotonou in Benin. Un paziente psichiatrico sdraiato sulla sua stuoia dove dorme, vicino la ciotola con il cibo. In ogni stanza dormono dai 10 ai 15 pazienti.
5 di 8
Centro di accoglienza per malati mentali di Tokan a Cotonou in Benin. Una donna in catalessi dopo aver assunto farmaci che inducono a uno stato semi vegetativo. Ogni paziente del centro riceve delle cure specifiche.
6 di 8
Centro di accoglienza per malati mentali di Avrankou in Benin. Tutti i pazienti ospiti, circa un’ottantina, erano legati agli alberi o vivevano per strada, abbandonati da tutti.
7 di 8
Centro di accoglienza per pazienti psichiatrici di Avrankou, in Benin. Nato nel 2004, qui sono ospitati 80 pazienti, uomini e donne con gravi problematiche menatali. Annesso si trova il centro di lavoro di Dangbodji dove i pazienti in condizioni migliori possono lavorare.