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Giornata di mobilitazioni per gli operai della Whirlpool di Napoli dopo i licenziamenti collettivi annunciati ieri dalla multinazionale. Dopo la fine della protesta di un centinaio di operai Whirlpool all’aeroporto di Capodichino di Napoli, ora gli operai hanno bloccato l’ingresso della Tangenziale in via Argine. Sono giunte stamane ai primi dipendenti le pec, inviate dalla direzione aziendale, con cui si comunica l’avvio della procedura formale di licenziamento per i 340 operai. “La direzione Whirlpool si ostina contro Napoli – dichiara il segretario generale della Uil Campania, Giovanni Sgambati – Sono veramente odiosi a non voler cogliere l’opportunità di utilizzare le 13 settimane gratis di Cig. Si assumono la responsabilità di drammatizzare una già difficile tensione nella città di Napoli ma sappiano che troveranno un muro che saprà resistere come si è fatto in questi due anni”.

“In merito alle notizie che in queste ore sono apparse sulla stampa, Whirlpool Emea “smentisce di aver inviato lettere di licenziamento ai dipendenti del sito di Napoli” chiarisce una nota della multinazionale americana che precisa “di aver inviato lettere alle rappresentanze sindacali e alle Istituzioni competenti sull’avvio della procedura di licenziamento collettivo ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge 223/91, come anticipato nella giornata di ieri”.

Come noto, prosegue Whirlpool, “la procedura ha una durata di 75 giorni, durante i quali i dipendenti del sito di Napoli riceveranno la normale retribuzione. Nessuna lettera di licenziamento sarà inviata dall’azienda ai dipendenti fino al termine della procedura, come previsto dalla legge”, conclude.

La lettera

“Il progetto di cessazione di attività dello stabilimento di napoli è da intendersi finale e definitivo”. È quanto si legge nella lettera firmata da Luigi La Morgia, amministratore delegato di Whirlpool italia, recapitata questa mattina ai sindacati Fiom, Uilm e Fim della Campania, all’ufficio di gabinetto del presidente della regione Campania e, per conoscenza, alle segreterie dei sindacati nazionali, e ai ministero del lavoro e dello sviluppo economico per annunciare la volontà di procedere al licenziamento collettivo di tutti i dipendenti attualmente occupati nello stabilimento di Napoli.

Non esiste, allo stato, la possibilità di “adottare misure alternative per minimizzare l’impatto sul personale”. In particolare, non c’è l’intenzione di “richiedere ulteriori ammortizzatori sociali ordinari e straordinari” e ad oggi “non si è manifestata alcuna concreta possibilità di reindustrializzazione del sito”.

Non c’è alcuna possibilità di “riassorbire il personale in esubero in altre sedi della società” né è possibile “utilizzare altri misure di lavoro flessibile alternative”. Ciononostante la società si dice “disponibile a valutare insieme alle organizzazioni sindacali e ai ministeri competenti” le “misure sociali che possono essere discusse per ridurre le conseguenze negative per la forza lavoro interessata”. Whirlpool si dice disponibile a “valutare misure ragionevoli – si legge – per favorire la ricollocazione dei dipendenti in esubero”.

Sorgente: Whirlpool Napoli, gli operai bloccano i voli a Capodichino – la Repubblica

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