0 3 minuti 3 anni

L’esponente dell’Spd e ministro delle Finanze, fiducioso in un accordo al G20 di Venezia

“Sono molto fiducioso che saremo in grado di concordare questo importante obiettivo al G20 di Venezia. In questo modo taglieremo le gambe all’insana corsa al ribasso sulle tasse e garantiremo alle nostre comunità una base finanziaria”. Lo afferma il ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz, in un’intervista a La Repubblica.

“L’accordo – continua Scholz – prevede due pilastri. Il primo è che le grandi aziende attive a livello globale non possano più evitare di pagare le tasse spostando i loro profitti nei paradisi fiscali. La tassazione sarà resa più equa e ridistribuita in modo nuovo tra tutti. In secondo luogo, c’è la questione della tassazione minima al 15%, che dovrà essere applicata in tutto il mondo”.

Quanto all’opposizione manifestata da Paesi come Irlanda, Ungheria ed Estonia, “l’accordo è appena stato raggiunto tra 131 paesi dell’Ocse. Anche quei pochi Stati che non hanno ancora aderito non potranno sottrarsi a lungo – afferma il ministro – a questa travolgente dinamica. Sono anni che mi batto per questo risultato. È un passo storico e senza precedenti verso una maggiore giustizia fiscale globale. Ed è un forte segnale per il multilateralismo e la cooperazione globale, che rafforza la fiducia nei nostri sistemi fiscali”.

Chi riguarderà questa tassa? solo Amazon, Google e le Big Tech americane o anche le grandi aziende europee? “Si applica – risponde Scholz – in linea di principio a tutte le multinazionali. In futuro, tutti i profitti realizzati da un’azienda nel mondo saranno tassati ad un’aliquota minima del 15%, indipendentemente da dove sono generati”.

Riguardo all’Europa, il vicecancelliere frena, però, sulla riforma del Patto di Stabilità. Durante la pandemia i criteri di Maastricht “hanno dimostrato di avere tutta la flessibilità necessaria”. Quanto al Recovery Plan italiano, esprime “piena fiducia” nel nostro Paese e condivide “la valutazione positiva della Commissione Ue sulle riforme e gli investimenti previsti”.

Sorgente: Global Tax, il tedesco Scholz pressa: “Anche chi è contrario dovrà adeguarsi” | L’HuffPost

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20