Da questo dato di fatto parte l’attacco diretto a Forza Italia e Lega, con l’ex premier che ha ricordato come “tra l’altro, una delibera dell’ex Presidente Grasso del 2015 aveva stabilito che i condannati in via definitiva per alcuni gravi reati, tra cui quelli di corruzione, non avessero più diritto a percepire il vitalizio”. Nonostante questo, però, il centrodestra (che controlla sia la Commissione Contenziosa che il Collegio di Garanzia) ha deciso di garantire all’ex governatore lombardo quel vitalizio che gli era stato negato per la condanna definitiva per la corruzione nella sanità regionale. “L’organo chiamato a decidere in primo grado sui vitalizi, invocando argomentazioni capziose, ha preferito disattendere tale determinazione – ha scritto Conte – Purtroppo, sia all’interno della Commissione Contenziosa sia nel Consiglio di Garanzia, non siede alcun componente titolare esponente del MoVimento 5 Stelle, la forza politica che da sempre si batte contro questo odioso ed anacronistico privilegio”.
Da qui la richiesta a Lega e Forza Italia: “Ritengo necessario che gli esponenti e le forze politiche che hanno preso questa decisione se ne assumano pubblicamente la responsabilità, attraverso una discussione trasparente e condivisa”. E ancora: “Siamo certi che le altre forze politiche nulla avranno da obiettare e potranno spiegare agli italiani le motivazioni delle decisioni assunte. Quanto al M5S, una cosa deve essere estremamente chiara – ha continuato Conte – Ricorreremo a qualsiasi strumento possibile perché questa decisione sia riconsiderata e, in generale, affinché la polemica sul vitalizio ai parlamentari, tanto più se condannati, resti solo un ricordo del passato. Qualcuno continuerà a chiamare questo nostro impegno “populismo” – ha concluso Conte – Per noi è una battaglia di civiltà a garanzia e a tutela del prestigio e della credibilità delle istituzioni”.
Sulla stessa linea anche Luigi Di Maio, che ha definito “riprovevole” la decisione di Lega e Forza Italia, che di fatto “hanno assecondato il superamento della delibera che impediva ai condannati per reati gravi di percepire il vitalizio. Tra questi reati c’era appunto quello di corruzione. Se poi consideriamo le difficoltà attuali di famiglie, imprenditori, autonomi, lavoratori a causa degli effetti della pandemia – ha aggiunto – ciò è ancora più grave. Così la politica si dimostra davvero fuori dal mondo. Mi appello a tutte le forze politiche: non facciamo passare sotto silenzio quanto accaduto. Tutti dimostrino coerenza e responsabilità“.