0 2 minuti 3 anni

Quasi due miliardi e mezzo. Tanto incasserà la famiglia Benetton, proprietaria del 30% di Atlantia, dalla cessione di Autostrade per l’Italia al consorzio formato da Cassa depositi e prestiti con i fondi Blackstone e Macquarie. A dieci mesi dall’accordo del luglio 2020, l’assemblea degli azionisti della holding con una maggioranza dell’87% ha accettato l’offerta per l’acquisto dell’88,06% del capitale di Aspi. Dopo quasi tre anni dal crollo del ponte Morandi finisce così, almeno sul fronte aziendale (il processo è ancora in corso), il braccio di ferro tra lo Stato e i concessionari autostradali che erano responsabili della gestione e manutenzione del viadotto genovese il cui cedimento ha ucciso 43 persone. Sfumate le minacce di revoca della concessione ad Aspi arrivate dal governo Conte 1 fin dal giorno successivo alla tragedia e ribadite ancora lo scorso anno, il punto di caduta è sì l’uscita dei Benetton e degli altri soci dall’azienda, ma con una buona plusvalenza. Non a caso il titolo Atlantia è in gran spolvero a Piazza Affari fin da lunedì mattina. La decisione è invece un nuovo colpo per i familiari delle vittime, che avevano chiesto fino all’ultimo di interrompere la trattativa.

Sorgente: Autostrade, sì alla vendita a Cdp: i Benetton escono incassando 2,4 miliardi – Le tappe, dal crollo del ponte Morandi alla revoca sfumata – Il Fatto Quotidiano

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20