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Ruotolo (Gruppo Misto): “Quel riferimento per noi è uno sfregio”

di DARIO DEL PORTO

Sovranista di sicuro. Ma in campagna elettorale Matteo Salvini si scopre anche revisionista. L’occasione è fornita dalla prossima tappa napoletana del leader leghista, schnierato in prima persona per sostenere Stefano Caldoro, candidato di centrodestra contro il presidente uscente della Regione Campania Vincenzo De Luca. L’appuntamento è per venerdì 11 settembre in pieno centro della città, piazza Matteotti. Ma sul manifesto che annuncia l’evento, tra parentesi, il luogo del comizio viene indicato anche come piazza della Posta, proprio come si chiamava in epoca fascista, prima di essere intitolata all’esponente politico assassinato nel 1924 da una squadraccia del regime mussoliniano.

Il riferimento non è passato inosservato sui social. A segnalarlo, un post carico di indignazione rilanciato dal senatore del gruppo misto Sandro Ruotolo: “Per noi napoletani e per tutti gli antifascisti quel riferimento rappresenta uno sfregio in piena regola – dice Ruotolo – perché sappiamo tutti benissimo chi era Giacomo Matteotti e per noi quella è da sempre piazza Matteotti. Chi ha una certa età, ricorda perfettamente i manifesti del Msi che invece la chiamavano piazza della Posta. Quello di Salvini e della Lega è un richiamo sottile che guarda a quel mondo e lo sdogana. Ecco perché questa destra sovranista ci fa paura”.

Sorgente: Il manifesto revisionista di Salvini: piazza Matteotti a Napoli diventa piazza della Posta, come in epoca fascista – la Repubblica

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