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La polemica sulla presunta curva non a norma, il sindaco: «Falsità»
Il sindaco Bucci è tornato oggi anche sul presunto problema dell’essere ‘fuori norma’ del ponte che avrebbe portato a ridurre il limite di velocità sul nuovo viadotto a 80 km/h rispetto a quello di 90 km/h in vigore a suo tempo sul Morandi. «Leggere sui giornali che il ponte è fuori norma è veramente ridicolo – ha affermato il commissario – Innanzitutto perché non è vero ma poi perché io vorrei dire a chi scrive queste cose di informarsi e di leggere le relazioni che sono pubblicate sul sito della struttura commissariale, dire che il ponte fuori norma è una falsità e ognuno deve essere responsabile di quello che afferma».
Nel dettaglio, «la curva del tracciato era preesistente già nel vecchio ponte», il nuovo «ricalca quell’impostazione, è conforme ai vigenti requisiti tecnici , in base ai quali è stata calcolata la velocità massima di esercizio di 80 km/h, che il concessionario potrà poi variare a seconda delle modalità di esercizio», aveva chiarito già ieri la struttura commissariale.
Sui social dopo le notizie di stampa sabato era inizialmente ‘montata’ una polemica, anche politica, che puntava alla presunta mancanza di non aver voluto nella ricostruzione ‘rettificare’ il tracciato impiegando magari più tempo. «Non è il commissario, ma il governo e il parlamento, ad aver stabilito di dover operare in estrema urgenza », aveva aggiunto già ieri il commissario.
Tra il materiale sul sito del commissario si può anche trovare la relazione data al consiglio superiore dei lavori pubblici in cui si ricorda che, quanto a urgenza, la mancanza del ponte costa a Genova 2 milioni di euro al giorno . Si spiega che il quadro normativo di riferimento è quello dell’articolo 13 del codice della strada sulle norme per la costruzione delle strade in cui si indica che sia il Mit a indicare “le norme funzionali e geometriche per la costruzione”, ma che è possibile una deroga “per specifiche situazioni allorquando particolari condizioni locali, ambientali, paesaggistiche, archeologiche ed economiche non ne consentono il rispetto , sempre che sia assicurata la sicurezza stradale e siano comunque evitati inquinamenti”.