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L’ex eurodeputato leghista, nel novembre scorso, fu scoperto da un’archivista con preziose carte risalenti alla Seconda guerra. Lui si difende: presi solo per fotocopiarli

L’ex eurodeputato della Lega Mario Borghezio, noto per le sue esternazioni xenofobe e toni sopra le righe, è stato scoperto a tentare di trafugare preziosi documenti storici risalenti alla Seconda guerra mondiale dall’Archivio di Stato di Torino. L’ex esponente leghista, che per i suoi comportamenti venne espulso dal suo stesso gruppo a Bruxelles, secondo quanto riporta Il Fatto, ha ricevuto l’avviso di chiusura delle indagini e al sostituto procuratore Francesco Pelosi ha dichiarato: «È vero, ho portato via dei libri. Ma è stato per fotocopiarli a uso personale. Li avrei restituiti». Una tesi difensiva lacunosa, visto che, come risulta dall’inchiesta avviata dai carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale, dall’Archivio di Stato di Torino mancano all’appello diversi tra libri e documenti.

Il valore delle carte storiche che Borghezio avrebbe tentato di portare via si aggira attorno ai centomila euro. Alcuni di questi documenti descrivono le misure di protezione dai bombardamenti, altre parlano di razza, ebrei e nazismo. I fatti risalgono al novembre 2019, quando l’ex eurodeputato stava consultando le carte nell’edificio storico di piazza Castello, ma una impiegata lo sorprende mentre sta tentando di portarle via dopo averle raggruppate con delle graffette. Durante la perquisizione a casa del politico, i carabinieri hanno trovato oltre 700 pagine di documenti storici fotocopiati. Una passione fortissima per Borghezio, che ora, molto probabilmente, dovrà difendersi dalle accuse in un processo.

Sorgente: Mario Borghezio scoperto a trafugare documenti all’Archivio di Stato: valore 100 mila euro, rischia il processo

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