0 4 minuti 4 anni

Interrotto nella notte, dopo tre giorni di trattative, il confronto al Ministero del Lavoro e la multinazionale dell’elettronica

Interrotto nella notte, dopo tre giorni di trattative, il confronto al Ministero del Lavoro su Jabil. Lo riferiscono fonti dello stesso dicastero. La decisione, spiegano le stesse fonti, è stata presa dell’azienda in modo unilaterale e inaspettato quando le parti erano ormai vicinissime all’intesa.

Preso atto di quanto comunicato dai rappresentanti italiani della società, il ministro Catalfo e il Sottosegretario Todde hanno manifestato tuttavia la volontà di interloquire direttamente con i vertici di Jabil, per conoscere le ragioni di questo inspiegabile dietrofront e cercare di concludere positivamente gli sforzi finora compiuti, salvaguardando la continuità occupazionale di 190 lavoratori. Al tavolo, il ministro Catalfo ha ribadito la radicale nullità dei licenziamenti dovuta non solo al mancato rispetto della procedura in materia di licenziamenti collettivi, ma anche per effetto delle misure straordinarie varate dal Governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

La doccia fredda è arrivata poco prima di mezzanotte. «Alle 23 – ha spiegato Antonio Accurso, Segretario Generale Uilm Campania – si era quasi siglato l’accordo per ritirare i licenziamenti, ma l’azienda alle 23.50, con un colpo a sorpresa, ha dichiarato di non voler proseguire su questa strada». Il tavolo potrebbe riprendere questa mattina per un ultimo tentativo di scongiurare i licenziamenti.

«È mortificante per il Governo e le istituzioni di questo Paese il comportamento della Jabil, che dopo tre giorni di trattativa, ha fatto saltare il tavolo, procedendo a licenziamenti illegittimi e lasciando gli altri 350 lavoratori senza alcun ammortizzatore» ha affermato il segretario della Fiom-Cgil di Caserta, Francesco Percuoco. Il momento “caldo” quando poco prima della mezzanotte l’Ad di Jabil Circuit Italia Clemente Cillo ha detto di aver ricevuto una telefonata dagli States che ribadiva la volontà di confermare i licenziamenti.

«Il Governo intervenga per mettere al riparo i lavoratori della Jabil» ha aggiunto Raffaele Apetino, segretario generale della Fim Cisl Campania. «Da parte della multinazionale c’è stato un atteggiamento vergognoso – ha affermato Apetino – quasi alla firma dell’accordo, dopo 72 ore di trattativa ad oltranza, la Jabil dice non voler più fare l’accordo per salvare 190 lavoratori. Il Governo intervenga, sono state offese le istituzioni Italiane e i lavoratori». In una nota, Fim-Cisl, Fiom, Uilm e Failms, hanno confermato lo sciopero ad oltranza dei lavoratori.

La multinazionale dell’elettronica aveva annunciato, a partire dal 25 maggio, 190 licenziamenti nello stabilimento di Marcianise in provincia di Caserta. La vertenza è iniziata undici mesi fa, quando furono annunciati 350 esuberi. A oggi i lavoratori che hanno trovato ricollocazione o uscite incentivate ammontano a 160; gli altri erano in cassa integrazione da giugno 2019 e il Cda della Jabil Corporation ha deciso, nonostante i nuovi decreti emanati del Governo Italiano che prevedono il blocco dei licenziamenti collettivi e ulteriori 9 settimane di Cig Covid-19, di non proseguire con la cassa integrazione e di licenziare.

Sorgente: Jabil: azienda conferma licenziamenti a Marcianise. Oggi ultimo tentativo per salvare 190 posti lavoro – La Stampa – Ultime notizie di cronaca e news dall’Italia e dal mondo

Please follow and like us:
0
fb-share-icon0
Tweet 20
Pin Share20