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06/04/2020 – Samantha Comizzoli

(EMBLEMATICA)E’ morto il padre di un mio caro amico. Vi racconto la storia di questa morte, che è una e non vale sicuramente per tutte le morti; ma che ha aspetti emblematici oltre che informativi.Racconto senza pubblicare nomi delle persone coinvolte né delle strutture.A dicembre il padre viene ricoverato in ospedale a Bologna dove viene diagnosticata una grave malattia celebrale. Non ci sono molte cure per lui, quindi viene trasferito in una casa di riposo per anziani, sempre a Bologna.Dopo due mesi di permanenza (siamo a fine febbraio), il padre ha una forte polmonite, febbre, difficoltà respiratorie e malfunzionamento renale.Senza avvisare il figlio, viene trasferito a Modena. Il figlio viene informato solo dopo il trasferimento; allarmandosi, ovviamente, perchè aveva abbracciato il padre solo qualche giorno prima e senza farsene una ragione, visto che Modena in quel momento era uno degli epicentri covid19 e Bologna non era al collasso.Una volta ricoverato a Modena, gli viene fatto subito il tampone per covid19.Mentre si aspetta il risultato, da Bologna chiamano il figlio per sapere se ha notizie da Modena (pazzesco).Il tampone da risultato negativo.Rimane ricoverato lì per tutto il mese di marzo dove viene fatto un secondo tampone. Risultato nuovamente negativo. Continuano a peggiorare le condizioni. (Tenete conto che ha anche superato i 90 anni).La scorsa settimana viene ri-trasferito in un CRA a Bologna, dove è deceduto.Muore durante la notte, nel CRA di Bologna; ed il medico di guardia si trova difronte il classico foglio che gira ora (gli addetti ai lavori lo conosceranno benissimo).Sul foglio da firmare, il medico di guardia, si trova davanti a due caselle:1) il paziente è affetto da covid19?2) Il paziente è sospetto di covid19?Il medico di guardia ha scelto di classificarlo come sospetto perchè ha detto che, visto il quadro clinico, non se la sentiva di escludere il “si”.Durante la mattinata, però, cambia tutto. Un altro medico certifica che il deceduto non ha covid19. Quindi, che accade?Accade che il figlio si reca alle pompe funebri per svolgere le attività inerenti; pagando le 4 mila euro per bara e servizio vario (nessun funerale ovviamente). Pagherà, altresì, per la cremazione che aveva già scelto a prescindere.In caso di decesso con covid19, invece, non avrebbe pagato nulla perchè avrebbe pagato tutto il Comune.La cremazione è nella normale tempistica (soliti 3 giorni). Quello che non è uguale ai tempi pre-covid19, è che NON VIENE FATTA L’AUTOPSIA.Pare, infatti, che poiché vi sono nuove disposizioni per covid19; non vengano eseguite le autopsie.L’altro fatto diverso è che le ceneri gli verranno consegnate solo a pandemia terminata.E’ una storia sola, di una sola persona, come ho detto all’inizio. Ma è sufficiente un “uno” quando è una persona.Come viene “classificato” ora, questo paziente? Sintomatico non positivo, con altre patologie?Deceduto forse con covid19 o forse no? Come si può stabilire la causa del decesso senza l’autopsia?Questa non è più scienza. Questa è politica, disastrosa umanamente oltretutto.(il fiore che ho messo è un pensiero per il mio amico)

 

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