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Due distinti interventi a Minervino di Lecce: un consorzio agrario che commercializzava al dettaglio mascherine, non conformi ai livelli di protezione

LECCE – La Guardia di Finanza ha sequestrato in provincia di Lecce quasi 6mila mascherine, in due interventi compiuti nei giorni scorsi, denunciando due uomini, uno per frode in commercio e l’altro per manovre speculative sul prezzo di vendita, balzato a oltre il 400% del costo di acquisto.

In un consorzio agrario a Minervino di Lecce la Compagnia di Otranto ne ha sequestrate oltre 3.500, trovate in vendita al dettaglio e non conformi all’etichetta, denunciando il titolare del consorzio per frode commerciale. Altre 2.000 mascherine circa (monouso di tipo chirurgico) sono state sequestrate in un negozio di articoli sanitari a Lecce, dov’erano in vendita a 5 euro l’una, con un ricarico del 410% sul prezzo di acquisto (1,22 euro). Un’analoga fornitura è stata invece trovata altrove a 2 euro: questo significa che la vendita delle mascherine sequestrate avrebbe fornito un extra-profitto di 6.000 euro, così il titolare della sanitaria è stato segnalato in Procura per manovre speculative sulle merci, punibili con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e multa fino a 25.822 euro. Le Fiamme Gialle invitano a segnalare al numero 117 le irregolarità delle vendite nell’ambito dell’emergenza Coronavirus.

Sorgente: Coronavirus, a Lecce sequestrate 6mila mascherine: rivendute con un rincaro del 410% – La Gazzetta del Mezzogiorno

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