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Parti chiederanno domani al giudice di Milano Claudio Marangoni un rinvio del procedimento di almeno una quindicina di giorni

TARANTO – Stando a quanto si è saputo, le due parti sono vicine a raggiungere un accordo di massima. Accordo che prevederà poi, ovviamente, la necessaria traslazione dell’intesa nelle modifiche, concordate tra Mittal e i commissari, al contratto di affitto e acquisizione degli stabilimenti attualmente in vigore e dal quale il gruppo franco indiano aveva annunciato, a novembre, di voler recedere.
Per arrivare alla formalizzazione di un testo definitivo di intesa, che porterà poi alle modifiche del contratto, serve, però, ancora del tempo, probabilmente fino a fine mese. Dunque, domattina i legali di Mittal (tra cui gli avvocati Romano Vaccarella e Ferdinando Emanuele) e quelli dell’ex Ilva in amministrazione straordinaria (tra cui gli avvocati Giorgio De Nova ed Enrico Castellani) dovrebbero presentare al giudice in udienza una richiesta di slittamento del procedimento di due settimane, al massimo tre. A meno di un naufragio delle trattative all’ultimo minuto, non previsto al momento, domani, quindi, non ci sarà la discussione della causa, né alcuno scontro in aula tra le parti, ma si lavorerà ancora giorni per mettere a posto l’intesa.
Non è previsto per domani nemmeno, è stato spiegato, alcun testo di ‘pre-accordò. Nessuna intesa di massima bilaterale sarà firmata in queste ore o domani, perché le parti vogliono nei prossimi giorni arrivare direttamente a chiudere e formalizzare un accordo definitivo. Nel frattempo, i legali si scambieranno dei testi ‘internì, che rimarranno tra loro, sui punti in discussione.
Lo scorso 20 dicembre, in Tribunale, prima dell’udienza, l’ad di ArcelorMittal Lucia Morselli e i tre commissari dell’ex Ilva, Francesco Ardito, Alessandro Danovi e Antonio Lupo avevano già firmato un ‘heads agreement’ per gettare le basi per la negoziazione, ancora in corso, per arrivare ad un nuovo piano industriale in vista del rilancio del polo siderurgico con base a Taranto. Piano che, sulla base di quel protocollo di intesa e passando, appunto, attraverso la ristrutturazione del vecchio contratto tra gli indiani e l’amministrazione straordinaria, vedrebbe anche la creazione di una «newco» e punterebbe sulla «tecnologia verde».

PREOCCUPAZIONE DELLA UILM – «Domani ArcelorMittal e Commissari si presenteranno davanti al Tribunale di Milano per chiedere un ennesimo rinvio. Non è stato sufficiente il periodo trascorso dal 20 dicembre ad oggi per raggiungere un’intesa tra le parti. Siamo impossibilitati ad esprimere giudizi perché non conosciamo su quali basi le parti hanno convenuto per chiedere un nuovo rinvio». Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm.
«Ci sentiamo ancora una volta – dichiara il leader Uilm – di esprimere la nostra grande preoccupazione per la condizione di incertezza che si vive all’interno degli stabilimenti. Chiediamo nuovamente – prosegue – al Governo e all’azienda di conoscere a quale punto sia arrivato il confronto e continuiamo a ribadire la nostra totale opposizione a qualsiasi intesa che metta in discussione i livelli occupazionale, sia per i lavoratori di ArcelorMittal che quelli in Amministrazione straordinaria, e gli interventi di ambientalizzazione degli stabilimenti previsti dall’accordo del 6 settembre 2018. Chiediamo al Governo – conclude – un incontro urgente per conoscere quali saranno le iniziative che intende adottare per far rispettare all’azienda gli impegni assunti».

Sorgente: Taranto, ArcelorMittal e commissari vicini per acquisizione stabilimenti – La Gazzetta del Mezzogiorno

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