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La notte apocalittica della città lagunare sommersa dall’alta marea. Il livello dell’acqua sfiora i due metri, mai così dal ’66. Danni incalcolabili, una vittima. Polemiche sul Mose, la grande opera non ancora finita ma inutile a contrastare gli «eventi estremi» causati dall’emergenza climatica

Commenti

Il piagnisteo del Mose che non c’è

Gianfranco Bettin

La risposta che le istituzioni, in primis la Regione Veneto e lo Stato (il Comune votò contro, ma oggi il sindaco Brugnaro, di centrodestra, è a favore), hanno messo in campo ha un nome solo: Mose. Anche in queste ore, si leva il piagnisteo di amministratori e politici che lamentano i ritardi nel completamento dell’opera. Ma il Mose non è «in» ritardo: il Mose è «il» ritardo

GRANDI NAVI E NON SOLO

Gli interessi mercantili dietro l’emergenza

Guido Moltedo

La torsione della città in un senso unicamente mercantile intorno a un’attività che monopolizza e condiziona Venezia va contrastata. Insieme al ripristino di un equilibrio lagunare e ambientale che, già da solo, renderebbe molto meno impetuose le maree che vediamo in questi giorni

Italia

Matera conta i danni, Metapontino in ginocchio

Francesco Ditaranto

Critica la situazione sulla fascia jonica dove la pioggia abbondante e una serie di trombe d’aria hanno devastato i campi e le strutture che ospitano le coltivazioni d’eccellenza del territorio

Politica

Proporzionale o Italicum 2: i paletti dei giallo-rossi

Andrea Fabozzi

Primo vertice di maggioranza sulla legge elettorale. Escluse solo le opzioni che già non erano sul tavolo. Il Pd non ha ancora una linea e ripropone il doppio turno nazionale sul modello del sistema voluto da Renzi e già bocciata dalla Corte costituzionale

Lavoro

«Sciopero europeo della siderurgia»

Massimo Franchi

La proposta dei consigli di fabbrica da Genova. I commissari Ilva presentano il ricorso a Taranto, non ancora a Milano. Intanto paghe parziali nell’indotto e Cigs alla Sanac

Scuola

P-c-t-o! Anche con un acronimo diverso l’alternanza scuola-lavoro crea conflitto

Roberto Ciccarelli

L’hanno rinominata «Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento». Ma il contenuto, e il senso, è rimasto lo stesso: gli studenti andranno a scuola del realismo capitalista. E’ polemica: la viceministra dell’Istruzione Ascani (Pd): «Vanno ripristinate le ore». Flc-Cgil: «No, va ripensata tutta». Qual è la posta in gioco? Il senso della scuola: da un lato si dice di imparare ad imparare ad usare le competenze secondo le esigenze del mercato. Dall’altro lato gli studenti possono apprendere che il diritto all’esistenza viene prima del mercatoltre lo Stato e il mercato

Afghanistan, risultati elettorali di nuovo rimandati

Giuliano Battiston

L’altalena sui risultati e sui criteri per la validità del voto è vissuta con frustrazione e scetticismo dalla popolazione. Il teatro della politica appare lontano e corrotto. Vicine, invece, le sorti dei civili colpiti ieri da un attentato a Kabul, il primo dopo una lunga tregua

BOOKCITY 2019

Eduardo Mendoza e Barcellona, il romanzo di una città mutante

Francesca Lazzarato

Ne «La città dei prodigi» (DeA Planeta) le vicende della metropoli tra le due Esposizioni Universali del 1888 e del 1929. La Storia è messa al servizio della narrazione, incrociata con generi diversi: guide turistiche, manuali scolastici, feuilletons, gotico, avventura. Il tutto sostenuto dal canone del poliziesco. Accanto alla «rete» dei ricchi vive quella dei bassifondi, del sordido Barrio Chino, sorta di cloaca a cielo aperto dove allignano povertà, epidemie e prostituzione. Lo scrittore sarà ospite di Bookcity, domenica al Castello Sforzesco.

Su Pezzettino

Giuseppe Caliceti

«Era un po’ piccolo come noi bambini che siamo un po’ piccoli ma dopo cresceremo»

L’Ultima

Dietro le sbarre del Libano

Marco Pagli

Viaggio dentro il carcere di Roumieh, il più grande del paese: 4mila detenuti, profughi senza permesso, persone ai margini, bambini. Lo specchio di una società che chiede equità

Klimalab, ha caldo anche Oslo

Piergiorgio Pescali

Fino alla fine di gennaio, al Nobel Peace Center della capitale norvegese, una mostra interattiva coinvolge il visitatore per cercare di spingerlo ad essere un protagonista nella sfida all’emergenza climatica

«Boicottare per l’Amazzonia»

Angelo Mastrandrea

La ricercatrice brasiliana Erika Berenguer: La ricercatrice brasiliana Erika Berenguer: il Brasile non rispetta i diritti ambientali, è possibile boicottarlo

Il boschetto di Sankara

Marinella Correggia

A Sorbolo Mezzani, nel parmense, un’esperienza ecologista dedicata alla biodiversità

Liberi semi in libero Stato

Lucio Cavazzoni

Il futuro dell’agricoltura, la salute umana e del pianeta passano dal modello agricolo. Quello attuale ci sta conducendo a un corto circuito

Sorgente: il manifesto del 14.11.2019 – il manifesto

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