In uno dei post di Lorusso si legge “La donna deve obbedire, parole e pensieri di Benito Mussolini: nel nostro Stato essa (cioè la donna ndr) non deve contare”. Non c’è solo Benito, sul profilo Facebook del portavoce, scorrendolo si possono trovare le foto con la nipote Alessandra e con vari dirigenti leghisti tra cui Matteo Salvini e Armando Siri. In un altro profilo pubblicato sul sito Pugliain.it, Lorusso aggiunge: “Scrivo perché avere un’opinione e farla conoscere è terapeutico contro la superficialità imperante”
Andrea Lorusso con Matteo Salvini
Il presidente della giunta, Cirio, dice che vuole capire meglio ma sottolinea che “sono parole inaccettabili”. L’assessore Caucino si dissocia, ma minaccia querele per chi “collega la mia immagine a una visione fascista del mondo”. Ludovica Cioria, segretaria torinese dei Giovani democratici, ribatte: “Assessora, non deve offendersi con noi, deve offendersi per le affermazioni del suo addetto stampa e prenderne immediatamente e pubblicamente le distanze, come assessore, come donna, come politica. Non c’è molto da girarci attorno”.
Cirio non perde occasioni nelle sue uscite e negli appuntamenti pubblici per sottolineare l’importanza dei valori dell’antifascismo. E anche il numero uno della Lega, Riccardo Molinari, ha sempre preso le distanze da chi si è mostrato vicino a posizioni fasciste. Ora Lorusso rischia la censura o, forse, anche qualche provvedimento più grave.