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Mosca schiera nel Rojava truppe di interposizione tra l’esercito di Damasco – che rientra a Manbij – i turchi e i combattenti curdi abbandonati da Trump. 300mila civili in fuga, centinaia le vittime. Erdogan sul Wall Street Journal: «Sosteneteci o prendetevi i profughi»

Internazionale

A Rojava via i marines, arrivano i russi

Chiara Cruciati

Le truppe americane si sono ritirate ieri, avanzano quelle di Damasco che entrano a Manbji. La città pattugliata dall’esercito di Mosca, sempre più decisivo nell’area. Si moltiplicano gli sfollati, si assottiglia la presenza di organizzazioni internazionali

INTERVISTA

«Da Europa e Onu soltanto parole: ora isolate la Turchia»

Chiara Cruciati

Intervista a Nilufer Koc, co-presidentessa del Congresso nazionale del Kurdistan: «Subito sanzioni e una no-fly zone in Siria del nord. L’accordo Sdf-Damasco dovrà tradursi in soluzione politica. Il confederalismo democratico non minaccia la sovranità della Siria, ma è un contributo alla sua democratizzazione»

Per Israele Trump «corre tanto ma poi non taglia il traguardo»

Michele Giorgio

Il traguardo è il pugno di ferro con la Siria, l’Iran e i suoi alleati. Il presidente israeliano però sembra avere alcuna voglia di raggiungerlo e in casa israeliana è scattato l’allarme. Eppure Trump ha riconosciuto Gerusalemme capitale di Israele.

Editoriale

In una settimana il mondo è cambiato

Alberto Negri

Sanzioni ad Ankara? Bene! Ma il 70% dei prestiti delle aziende turche sono con banche europee e sono migliaia le società delocalizzate in Turchia (anche Barilla e Benetton). L’atlantismo è sul viale del tramonto. L’obiettivo di Mosca: non ci sarà più un altro Kosovo (’99), né un’altra Libia (2011), né rivoluzioni «colorate», compreso il Venezuela

Europa

Rogo nel campo di Samos. Mentre la Grecia teme il ricatto turco

Cristina Mastrandrea

600 profughi evacuati dall’hot spot di Vathy, sovraffollato, senza acqua e servizi igenici. Sulle isole del Paese sono circa 32mila i migranti e gli arrivi sono in aumento. Allarme per la minaccia di Erdogan: «Apriremo le porte a 3,6 milioni di rifugiati» –

Europa

Catalogna, tensione continua. Ma Sánchez guarda a destra

Luca Tancredi Barone

Proteste e cariche della polizia in tutta la regione. S’indaga su «Tsunami Democràtic» per capire chi c’è dietro. Per ora l’unico volto noto è quello dell’ex ct del Barça Pep Guardiola. Sánchez chiede a Pp e Ciudadanos di fare fronte comune contro le proteste

Extinction Rebellion, la polizia vieta le proteste

Leonardo Clausi

Dopo 8 giorni di mobilitazione e circa 1.450 arresti, Scotland Yard gira la vite della repressione e bandisce le manifestazioni ecologiste con la cosiddetta procedura d’ordine pubblico Section 14. Il pugno duro è anche frutto di una revisione/estensione dei poteri della polizia elaborate dal ministero dell’interno la scorsa settimana

«Sull’omicidio di Daphne manca ancora la verità»

Youssef Hassan Holgado

A due anni dall’assassinio della giornalista maltese non si è fatta chiarezza, il mandante resta sconosciuto. Parla la sorella Corinne Vella: «Magistratura ed esecutivo si sono rivelati inadeguati. Anche le nomine dell’inchiesta pubblica non sono imparziali. Se Malta fosse uno Stato ben funzionante, sarebbe viva»

L’ovattata violenza degli anatemi critici di Harold Bloom

Viola Papetti

Non risparmiò condanne perentorie a scrittori affermati come Doris Lessing e a Nobel come Le Clézio. Le sue pagine su Kafka e Beckett, ma anche sui romantici inglesi, sono ricche di correlazioni preziose, somiglianze impreviste

Beat e dintorni

Luca Pakarov

«Quando esco voglio stare tranquillo», è il titolo del nuovo album di Max Penombra feat Visioni di Cody

Battiato e le anime in transito

Stefano Crippa

Il 18 ottobre esce «Torneremo ancora», disco dal vivo registrato con la Royal Philharmonic Concert Orchestra con una traccia inedita

Nel rigore della free music

Marcello Lorrai

In un libro curato da Jean-Marc Montera l’arte e la classe del chitarrista Derek Bailey

Il lato nascosto di Freddie Mercury

Fabio Francione

In un ricco box «Never boring» la discografia solista della scomparsa voce dei Queen con l’aggiunta di foto e interviste

Rubriche

Ergastolo, la speranza nasce da una cella

Andrea Pugiotto

La sentenza della Corte europea dei diritti nasce dal ricorso di Marcello Viola, ergastolano ostativo ristretto a Sulmona. È grazie a lui che i giudici a Strasburgo, per la prima volta, si sono pronunciati sull’italico “fine pena mai”, condannandolo perché pena perpetua de facto non riducibile

Uomini ombra in attesa della Consulta

Susanna Marietti

Dopo la sentenza della Corte europea dei diritti umani, il 22 ottobre prossimo sull’ergastolo ostativo si pronuncerà la Corte Costituzionale

Italia

Antifascisti e anarchici condannati all’eliminazione

Patrizio Gonnella

L’ergastolo è una pena innaturale, che cambia la natura dei comportamenti. Da Gaetano Bresci a Rubin Carter, detto Hurricane e cantato da Bob Dylan: storie della pena capitale in vita contro cui si batterono Perucatti e Spinelli.

Sorgente: il manifesto del 16.10.2019 – il manifesto

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