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È un bollettino di guerra: 17mila morti dal 2009 a oggi, almeno 600 vittime nei primi mesi del 2019. Una strage silenziosa che si consuma ogni giorno nei luoghi di lavoro. La denuncia choc alla vigilia della giornata nazionale per la sicurezza che si svolge oggi in tutta Italia

Lavoro

Il lavoro è una strage: 17mila morti negli ultimi dieci anni

Roberto Ciccarelli

Oggi l’Anmil organizza la 69esima giornata per le vittime del lavoro «Necessaria una riforma del sistema di assicurazione e del Welfare». 1.133 morti sul lavoro solo nel 2018, oltre 600 mila infortuni. Dal 10 settembre, giorno d’insediamento del nuovo governo,i morti sono stati 57. Landini (Cgil): «E’ una strage. Si muore come 40 e 50 anni fa». Se questa è una strage, allora non chiamamole “morti bianche” ma “omicidi bianchi”. Non è una fatalità: si chiama capitalismo

Putin: «Via le presenze straniere illegittime»

Yurii Colombo

«Chiunque si trovi nel territorio di qualsiasi Stato, in questo caso la Siria, è illegittimo, deve lasciare questo territorio. Questo vale per tutti gli Stati. Se la legittima leadership della Siria afferma che non ha più bisogno della presenza delle forze armate russe, noi adempiremo a tale richiesta»

Cultura

Il sensazionalismo che uccide Pompei

Valentina Porcheddu

Alcune riflessioni sulla macchina commerciale delle «scoperte». Facendo leva sull’eccezionalità dei reperti si cancellano i progressi della disciplina, riportandola al tempo in cui si andava a caccia di «tesori»

Darnton, l’editoria settecentesca in mani contrabbandiere

Isabella Mattazzi

Dalla catalogazione dell’archivio della «Societé typographique de Neuchâtel», composto da circa 50.000 lettere e da centinaia di registri contabili, l’ultimo saggio dello storico statunitense: «Un tour de France letterario», Carocci

New Orleans oscura come un negativo

Caterina Ricciardi

Estate 1970. La californiana Joan Didion compie in stile New Journalism un viaggio «comparativo» lungo il Golfo del Messico. Quel diario oggi è un libro di storia: A Sud e a Ovest, il Saggiatore

Raboni, critica come emancipazione

Niccolò Scaffai

I 170 interventi militanti di Raboni (su oltre 4000) raccolti nell’Oscar «Meglio star zitti?» celebrano l’atto critico come antidoto alla tirannia dei canoni e all’idea dello scrittore-mito

L’umanesimo laconico di Sol LeWitt

Mario Francesco Simeone

Dagli esordi concettuali al turning point di un nuovo mondo, l’artista di Hartford, morto nel 2007, «torna» nell’amata Italia con i suoi vividi moduli geometrici. Nei suoi «Wall Drawings» il tipo di rapporto con il reale richiama l’arte di Piero

Icaro, la scultura come un soffio

Luca Pietro Nicoletti

Dagli esordi «vitruviani» all’adozione del gesso, fino alla attuale, rarefatta fragilità di icone spoglie

Giacometti, il metodico rimuginare diventa biografia

Massimo Romeri

Per sottrarre l’artista svizzero-italiano dalla letteratura su di lui depositata (Jean Genet, George Limbour, Mario Negri, Man Ray, Sartre…), Catherine Grenier riparte dalla viva crudezza dei documenti e delle opere

Musil estende la ratio a intuito e sentimento

Luca Crescenzi

Tre saggi fondamentali, di cui uno inedito, danno un’idea precisa dei temi articolati all’epoca dei primi abbozzi dell’«Uomo senza qualità»: da Meltemi, «L’Europa smarrita»

Sorgente: il manifesto del 13.10.2019 – il manifesto

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