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A Dorgali, il presunto attentato è avvenuto intorno alle 2 di stanotte: l’onda d’urto dell’esplosione, che ha completamente divelto l’ingresso della sezione dem, ha anche danneggiato un’auto parcheggiata vicino all’edificio. Intorno alle 3.20 a Cardedu, nell’Ogliastra, è stata data alle fiamme l’automobile del sindaco Matteo Piras. Indagano i carabinieri

Due presunti attacchi incendiari nella notte in Sardegna, in provincia di Nuoro. A Dorgali, una bombola del gas è esplosa, forse azionata a distanza con un innesco, e ha devastato la sede locale del Partito Democratico. Secondo le prime informazioni riportate dagli investigatori, gli uffici nella centrale via Lamarmora sarebbero stati fatti saltare in aria. L’esplosione ha provocato gravi danni all’edificio. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri – che stanno effettuando i rilievi e hanno avviato le indagini – insieme agli uomini della Polizia e i vigili del fuoco. Il presunto attentato è avvenuto intorno alle 2 di stanotte. L’onda d’urto dell’esplosione, che ha completamente divelto l’ingresso della sede dem, ha anche danneggiato un’auto parcheggiata vicino all’edificio. Non si registrano feriti.

L’altro episodio è avvenuto sempre sulla costa est, a circa 80 km a sud. Intorno alle 3.20 è stata data alle fiamme l’auto del sindaco di Cardedu, località costiera dell’Ogliastra. Nel mirino l’Audi A4 di Matteo Piras (lista civica), parcheggiata sotto la sua abitazione. La vettura è stata completamente distrutta, nonostante l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco del distaccamento di Lanusei. Sul posto i carabinieri della Compagnia di Jerzu. “Esprimo a nome mio e di tutta la Giunta la totale solidarietà e la più sentita vicinanza al sindaco Piras, per il vile attentato subìto la scorsa notte”, ha detto in una nota il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas.

“Un gesto assurdo totalmente inaspettato, ma io non mi arrendo, andrò avanti, la democrazia non può finire con questi atti altrimenti vivremmo nella giungla”. Ha detto all’Ansa il sindaco Piras. “Il modo per farmi conoscere le problematiche sarebbe dovuto essere un altro: venire a dirmelo a voce, in maniera civile – aggiunge – Vivo in mezzo ai miei concittadini, mi avrebbero potuto fermare anche per strada: avremmo chiarito in questo modo”. “Stiamo portando a compimento – dice il primo cittadino – il piano urbanistico comunale che sarà pronto tra un mese. Sono in atto i lavori fermi dal 1951 dopo l’alluvione di Gairo. Davvero non so cosa pensare, so solo che è un atto gravissimo e lavorare in questi paesi sta diventando difficile

Sorgente: Nuoro, due presunti attentati nella notte. Distrutta da un’esplosione la sede Pd a Dorgali. In fiamme l’auto del sindaco di Cardedu – Il Fatto Quotidiano

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