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Il vicepremier e leader leghista ha parlato a Radio 1: “Ho trovato strano che il presidente del Consiglio sia andato in aula dicendo ‘se mi toglieranno fiducia tornerò in quest’aula a cercarla’, come se ci fosse la necessità di cercare lo Scilipoti di turno per non andare a casa”. E sul no del M5S al Tav: “Si vota in Parlamento. Vorrà dire che passerà con l’80 per cento dei voti”

Le parole di Giuseppe Conte “mi interessano meno di zero“. E’ quanto dichiarato stamattina dal vicepremier Matteo Salvini a Radio Anch’io, su Radio 1, rispondendo a una domanda sul discorso del presidente del Consiglio in Parlamento. “Ogni giorno – ha detto il leader della Lega – mi alzo con l’obiettivo di andare al ministero dell’Interno. Mi pagano per fare cose e provare a risolvere problemi. Ho trovato strano che il presidente del Consiglio sia andato in aula dicendo ‘se mi toglieranno fiducia tornerò in quest’aula a cercarla‘, come se ci fosse la necessità di cercare lo Scilipoti di turno per non andare a casa”. E ancora: “Non è un problema che mi tocca, io finché posso fare le cose sto al governo, se dovessi accorgermi che sto al governo per non fare le cose…

Poi il riferimento passa all’alleato pentestallato. “I gesti del M5s non li interpreto“, ha detto, rispondendo a una domanda sull’uscita del M5s dall’aula e sui malumori tra i pentastellati per il sì al Tav. “Hanno detto che voterà il parlamento? Benissimo, vorrà dire che il Tav passera con l’80% dei voti a favore“. In vista della manifestazione di sabato a Chiomonte, poi, “speriamo non ci siano episodi di violenza, se ci fossero verranno perseguiti come la legge prevede. Non ammetteremo violenze nei confronti di poliziotti e carabinieri. Non sarà tollerato nessun atto di violenza“.

Tornando all’inchiesta della Procura di Milano sulla presunta trattativa per far ottenere alla Lega dei fondi dalla Russia, Salvini dice che “ci sono un’inchiesta e una caccia al tesoro che non c’è“. Il vicepremier ha sminuito il caso parlando di un caso di “fantasy di spionaggio in Russia” e di “una storia dell’estate”. “Ci pagano per far lavorare le persone, per sistemare strade e autostrade”, ha sottolineato Salvini, aggiungendo che “ieri Conte al Senato ha detto quello che dico io da settimane. Non ho mai preso un rublo, vado all’estero per far politica non per far accordi commerciali. Incontrare ministri è il mio lavoro, per l’interesse nazionale italiano“.

Sul tema, il Pd ha presentato una mozione di sfiducia, di cui ieri proprio il vicepremier aveva parlato come “un’altra medaglia”, alla stregua “delle minacce dei Casamonica e della querela di Carola Rackete”. “La mozione del Pd fa ridere – ha risposto – Io vado a rispondere su elementi concreti e reali. La presunta accusa parla di 3 milioni di tonnellate di gasolio che è più della quantità di quello che Eni importa in Italia“.

Sul fronte politico, il leader della Lega insiste su una presunta “convenienza della Lega sarebbe di andare a votare domani mattina”, a ribadire come siano cambiati i rapporti di forza con il M5S. Però “da ministro ho a cuore anche altro. E i ‘sì’ di martedì e di mercoledì sono incoraggianti”, in riferimento ai 50 miliardi di investimenti sbloccati dal Cipe e al via libera del premier Conte alla Tav. “Sono state 24 ore preziose – commenta Salvini -. Quando parlavo dei partiti dei no e dei no che bloccano l’Italia pensavo ai No Tav, ai No Pedemontana, ai No Gronda, ai No alle ferrovie al Sud. Nell’arco di 24 ore sono arrivati sì per quasi 60 miliardi. È un bel passo avanti, una giornata di festa, e mi spiace invece per il travaglio dei Cinque Stelle. Amen”.

Sul Cipe, “non voglio dire che è tutto merito nostro – aggiunge Salvini – ma basta guardare la discussione di sei mesi fa sulla Tav e vedere dove si è arrivati. Lo stesso vale per il Tap in Puglia, la Pedemontana lombarda, il Terzo Valico in Liguria. Sarei un italiano felice se riuscissimo ora a mettere in sicurezza i 15mila posti di lavoro di Ilva, a rivedere la politica italiana sui rifiuti, dove c’è un altro no folle e irresponsabile ai termovalorizzatori, e i no alla ricerca di energia e di petrolio, in mare o in terra, che ovunque sono una ricchezza e qui vengono vissuti con sospetto. Se poi potessi chiedere tutto aggiungerei la riforma della giustizia, fatta bene, la riforma fiscale e le autonomie”.

Sorgente: Lega-Russia, Salvini su Conte: “Le sue parole mi interessano meno di zero”. E attacca: “I fondi da Mosca? Fantasy dell’estate” – Il Fatto Quotidiano

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