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I timori di escalation della crisi del Golfo deprimono le borse europee. Per l’Iran le ultime sanzioni Usa chiudono ogni canale diplomatico. Dollaro debole, la parola ancora a Powell. Lo spread Btp/Bund si allarga a 250 punti in attesa dell’asta di Ctz e Btpei. Fca non beneficia per ora del fatto che l’assemblea di Nissan ha approvato la nuova struttura di governance con l’approvazione del socio Renault | Borse Ue attese deboli, in Italia parte la tre giorni di aste

di Francesca Gerosa

Borse europee in calo in avvio di seduta con lo scontro tra Stati Uniti e Iran sempre più forte dopo che Trump ha annunciato nuove sanzioni al Paese. Donald Trump ha firmato ieri un decreto che impone nuove sanzioni all’Iran, in particolare all’ayatollah Khamenei. Il presidente degli Stati Uniti inizialmente ha detto di voler agire in rappresaglia alla distruzione di un drone della Marina statunitense da parte dell’esercito iraniano, in un secondo momento, però, ha rivelato che le nuove sanzioni sarebbero state comunque imposte.

“Imporre sanzioni inutili contro il leader supremo dell’Iran e il capo della diplomazia iraniana (il ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif, ndr) rappresenta la chiusura definitiva del canale diplomatico”, ha detto il portavoce della diplomazia di Teheran, citato dall’Afp. “L’amministrazione disperata di Trump distrugge i meccanismi internazionali in atto per preservare la pace e la sicurezza globale”, ha aggiunto Abbas Mousavi. Di queste tensioni per una volta non ne beneficia il petrolio, in forte rialzo negli ultimi giorni e oggi in calo dello 0,29% a 57,73 dollari al barile (Wti).

Diversi gli interventi previsti oggi da parte di autorevoli membri della Federal Reserve, tra cui spicca quello del presidente, Jeremy Powell, al Consiglio affari esteri. Si attendono possibili indicazioni sui timing dell’allentamento monetario da parte della Banca centrale americano, mentre il mercato sconta una riduzione dei tassi a luglio. In chiave Fed si guarderà all’indice settimanale Redbook, all’indice Case Shiller, all’indice di fiducia dei consumatori e alle vendite di nuove case. Intanto il dollaro resta debole, viaggia sui minimi da tre mesi anche sull’euro: cross a 1,1398 (+0,02%) dopo un picco nel corso della notte a 1,1412 dollari.

Mentre lo spread Btp/Bund si allarga a quota 250 punti base con il premier, Giuseppe Conte, che vedrà oggi i leader di maggioranza, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, insieme al ministro dell’Economia, Giovanni Tria, per mettere a punto il nuovo quadro di finanza pubblica da presentare alla Commissione europea. L’indebitamento netto del 2019 sarà ridotto a circa il 2,1% a fronte del 2,4% indicato ad aprile. La Commissione Ue vuole però garanzie anche sul saldo del 2020 per evitare di raccomandare la procedura d’infrazione. La risposta formale dell’Italia arriverà domani, quando il consiglio dei ministri approverà il disegno di legge di assestamento del bilancio.

Nel frattempo oggi vanno in sta il Ctz giugno 2021, offerto per minimi 1,75 e massimi 2,25 miliardi di euro, e i Btp indicizzati maggio 2028 e settembre 2041 per un importo complessivo tra 500 milioni e un miliardo. Mentre, segnala l’agenzia Reuters, giovedì 26 andranno in asta tra 4,75 e 6 miliardi, suddivisi nelle nuove tranche del Btp cinque anni luglio 2024 cedola 1,75% (tra 1,75 e 2,25 miliardi) insieme a 2,25/2,75 miliardi del decennale agosto 2029 3% e un importo tra 750 milioni e un miliardo del Ccteu gennaio 2025.

A Piazza Affari l’indice Ftse Mib cede lo 0,50% a 21.177. A due velocità Atlantia  (-0,63% a 23,63 euro) e Autogrill  (+0,22% a 9,18 euro) con Gianni Mion che è il nuovo presidente di Edizione, la holding che controlla i due gruppi, mentre l’ex-amministratore delegato di Edizione, Marco Patuano, si è dimesso dai cda di entrambe le società controllate dalla holding della famiglia Benetton. Patuano non detiene azioni delle due società.

Invece tra le banche sono sotto pressione Banco Bpm (-1,41% a 1,74 euro), Bper  (-1,33% a 3,57 euro) e Ubi (-0,92% a 2,27 euro) che stamani ha definito “destituita di fondamento” qualsiasi ipotesi di aggregazione con Banca Carige . Mentre, secondo Reuters, Unicredit  (-0,98% a 10,34 euro) ha messo in stand-by una possibile offerta su Commerzbank  in quanto la banca tedesca non vuole impegnarsi in negoziazioni troppo presto dopo il fallimento dei colloqui per una fusione con Deutsche Bank .

E se Enel  (-0,21% a 6,21 euro) è uscita dalla gara per rilevare la società energetica olandese Eneco, come riportato ieri da Reuters, Fca non beneficia per ora (-0,52% a 12,25 euro) del fatto che l’assemblea degli azionisti di Nissan ha approvato la nuova struttura di governance della società, dopo la riorganizzazione voluta dal ceo, Hiroto Saikawa, con l’approvazione del socio francese, Renault. Un via libera che potrebbe far riaprire il dossier della fusione alla pari tra Fca e Renault.

Saikawa ha proposto di cambiare la governance della casa automobilistica, con la costituzione di tre comitati: nomine, remunerazione e revisione contabile. Per l’approvazione di questa nuova struttura della governance era necessario il voto dei due terzi degli azionisti. Renault aveva minacciato di astenersi, cosa che avrebbe fatto saltare la riorganizzazione.

Il gruppo francese, azionista al 43% di Nissan, ha trovato però un accordo con il partner nipponico. Secondo l’intesa, il presidente di Renualt, Jean-Dominique Senard, e il direttore generale di Renault, Thierry Bolloré, siederanno in due dei tre comitati. L’assemblea ha così approvato tutti e tre i punti previsti all’ordine del giorno: il bilancio 2018-2019, la nuova struttura organizzativa e la nomina di 11 consiglieri di amministrazione (di cui 7 indipendenti).

Sorgente: Le tensioni tra Usa e Iran frenano Milano, male le banche – MilanoFinanza.it

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