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Operazione all’alba della Digos tra Torino,Ivrea e Cuneo. L’accusa per il leader Luigi Cortese è di apologia di fascismo. Nel pomeriggio il gruppo di estrema destra replica con un comunicato

di CARLOTTA ROCCI

Busti di Mussolini, striscioni e simboli fascisti. È quanto la Digos di Torino ha sequestrato nelle sedi di Forza Nuova, Rebel Firm di Ivrea, e nelle abitazioni di alcuni militanti tra Torino e Cuneo. Il coordinatore regionale di Forza Nuova Luigi Cortese è stato denunciato per apologia del fascismo. Le perquisizioni sono state questa mattina all’alba. Nel corso dell’operazione la polizia ha sequestrato 25 scudi in plexiglass, bandiere con i simboli della Repubblica Sociale Italiana, della Decima Mas, della marina tedesca e della Falange spagnola. Sequestrati anche libri sulla Germania nazista, un busto del Duce, striscioni svastiche e croci celtiche, cartelli raffiguranti Benito Mussolini. “Ciò che è stato sequestrato evidenzia una particolare pericolosità dei militanti – spiega il dirigente della Digos di Torino, Carlo Ambra – Scudi e mazze da baseball possono essere impiegate anche in iniziative di piazza”.Torino, coordinatore Forza Nuova denunciato: il materiale sequestrato dalla DigosCondividi Gli accertamenti della Digos avevano preso il via a fine maggio quando era comparso uno striscione in corso Unità d’Italia che recitava: ” spezza le catene dell’usura, vota fascista, vota Forza Nuova” ed era proseguita con l’iniziativa organizzata il 1. giugno a Ivrea quando il gruppo di estrema destra Rebel Firm aveva portato in Piemonte i leader del gruppo nazionalsocialista varesino Do.Ra, finito sotto inchiesta nel 2017. “Emergono i collegamenti tra diversi gruppi oltranzisti in Italia ed Europa “, commenta il dirigente Carlo Ambra. Tra i perquisiti anche un militante appartenente al gruppo ultras tradizione della Juventus e altri appartenenti alla tifoseria granata. Sono stati sequestrati anche 25 scudi con slogna fascisti: “sono strumenti usati nelle manifestazioni che con il nuovo decreto Salvini saranno vietati e costituiscono specifico reato nelle manifestazioni di piazza”. Insieme a Cortese sono stato segnalati alla procura altri 4 militanti la cui posizione deve essere valutata.Nel pomeriggio è arrivata anche riposta di Forza Nuova con un comunicato: “Grandi celebrazioni questa mattina negli uffici della questura di Torino dopo il sequestro di tre bandiere, un busto di Mussolini, due pennelli e un barattolo di vernice: i materiali rinvenuti nella sede di Forza Nuova e nelle abitazioni dei dirigenti, secondo le fonti investigative, sarebbero stati utilizzati per la fabbricazione di pericolosissime armi di distruzione di massa”. A firmare la dichiarazione Luigi Cortese, coordinatore regionale di Forza Nuova. “Abbiamo voluto dare una lettura ironica a questa vicenda ridicola, ma ci sarebbe davvero da piangere. Questa mattina decine di poliziotti e volanti sono state impegnate in una serie di perquisizioni grottesche e patetiche, facendo credere ai giornalisti di aver sgominato una pericolosa rete insurrezionalista pronta a colpire le istituzioni da un giorno all’altro: peccato che la sede di Forza Nuova sia aperta a iscritti e simpatizzanti da quasi 20 anni e accolga regolarmente incontri e conferenze comunicate pubblicamente”.

Sorgente: Forza Nuova, sequestrati busti e simboli fascisti. Denunciato il coordinatore piemontese – Repubblica.it

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