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Dubbi della Ragioneria dello Stato secondo cui non ci sarebbero le coperture per il fondo delle politiche di natalità. Vicepremier 5S: “Capisco l’imbarazzo di doversene inventare sempre una per coprire i propri scandali di corruzione e gli arresti subiti in questi giorni per mazzette e tangenti, ma c’è un limite a tutto”. Viminale: “Limati ultimi aspetti, dl sicuerzza lunedì in cdm”

di ALBERTO CUSTODERO

Famiglia, sicurezza, porti. È scontro quasi su tutto tra M5S e Lega. La tensione sul dl Sicurezza sembra ricomposta, almeno stando alle dichiarazioni del Viminale secondo cui il “decreto è saldo, ragionevole, necessario. I tecnici hanno limato gli ultimi aspetti, e per questo dovrà essere all’ordine del giorno del prossimo cdm di lunedì”.

Ma con le elezioni europee oramai alle porte, il governo si divide proprio sul cdm fissato per lunedì pomeriggio in cui dovrebbe essere esaminato il decreto Famiglia. “La tenuta del governo dipende per noi da un tema così importante perché se anche su questo non si è d’accordo allora si cerca un pretesto per rompere”, tuona da Torino Luigi DI Maio.

“Capisco l’imbarazzo di doversene inventare sempre una per coprire i propri scandali di corruzione e gli arresti subiti in questi giorni per mazzette e tangenti, ma c’è un limite a tutto”. “Altro che ordini e contrordini. L’ultimo avviso lo do io stavolta: sul decreto Famiglie non facciamo passi indietro”. Quindi, l’ultimatum: “Io lo dico forte e chiaro: sulle famiglie, sugli aiuti alle famiglie non transigo: si regge il futuro di questo governo”.

I dubbi della Rgs: “No coperture fondo politiche natalità”

Il testo prevede l’elargizione di un assegno per le famiglie con figli attraverso l’istituzione di un fondo per le politiche per la natalità alimentato dai risparmi del reddito di cittadinanza, che il leader pentastellato quantifica in un milione di euro.

Copertura su cui però la Ragioneria dello Stato solleva dei dubbi, sottolineando che le risorse andrebbero spese entro l’anno di competenza ma l’accertamento della minore spesa per il reddito di cittadinanza potrà essere accertato solo verso la fine dell’anno, visto che le domande sono partite da un paio di mesi e potrebbero ancora arrivare. Dunque potrebbero non esserci i tempi necessari per l’attribuzione al fondo per la famiglia, tanto più se le somme sono state già versate a quello per il reddito. E lo slittamento dei tempi comporterebbe nuovi e maggiori oneri in termini di fabbisogno e indebitamento netto da compensare sui saldi di finanza pubblica.

Fontana a Di Maio: “Non ci sono coperture, basta falsità”

“Leggo dal documento della Ragioneria dello Stato – tuona il ministro per la Famiglia e le Disabilità, Lorenzo Fontana – che il decreto che ha presentato Di Maio, e sul quale ha scatenato forti accuse nei miei confronti e nei confronti della Lega, non avrebbe le coperture. Mi spiace notare che da diverso tempo, in particolar modo oggi, il vicepremier Di Maio dica menzogne nei miei riguardi e nei confronti dei miei collaboratori.

Gli ricordo che la menzogna è un atto di corruzione morale, indice di una predisposizione alla disonestà. Di Maio non si prenda gioco di temi seri come la famiglia – che ha capito da poco essere composta da una mamma e un papà – e il calo demografico. Argomenti di cui Di Maio ha iniziato a occuparsi una settimana fa e in campagna elettorale”.

Di Maio a Fontana: “Nessun problema di copertura”

“Non esistono problemi di copertura per il fondo previsto dal decreto legge per la famiglia” spiega Di Maio precisando che “la norma garantirà la possibilità di accumulare tutte le risorse che non verranno utilizzate dai percettori del reddito” di cittadinanza. Il meccanismo di accertamento – spiega il ministero – prevederà un controllo trimestrale che consentirà alle risorse eventualmente accumulate di confluire all’interno del fondo. Il primo accertamento pertanto sarà determinato già prima della conversione del decreto”.

Conte: “Stiamo mettendo le cose in ordine”

L’ipotesi è dunque che il Cdm slitti a dopo l’appuntamento elettorale. “Stiamo valutando e mettendo le cose un po’ in ordine, vediamo anche quelle che sono le urgenze ma non abbiamo ancora fissato” l’appuntamento, spiega il premierGiuseppe Conte parlando a margine della visita alla cittadella della Pace di Rondine. Freno a mano tirato, nel timore che uno scontro a palazzo Chigi a sei giorni dal voto complichi ulteriormente le cose. “Siamo di fronte a una competizione elettorale che ha assunto, lo riconosco anch’io, dei toni molto vivaci”, aggiunge Conte, che è sicuro di “un clima assolutamente diverso” dal 27 maggio in poi.

Sorgente: Famiglia, scontro M5S-Lega, Di Maio: “Fare cose, non sabotarle. Su dl si regge futuro governo”. Fontana: “Basta falsità” – Repubblica.it

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