Lo stop alle proteste deciso ieri al tavolo di confronto tra allevatori e istituzioni è durato solo una notte. In Sardegna è arrivato anche Salvini per il tour elettorale in vista delle elezioni regionali del 24 febbraio: “Ci stiamo avvicinando all’obiettivo”. Richiesta di maggiori tutele da parte della Cia e della Coldiretti. Preoccupazione del Codacons per eventuali rincari sui consumatori
La lotta dei pastori sardi non conosce tregua. È durato solo una notte lo stop di tre giorni alle proteste, deciso ieri al termine di un tavolo di confronto a Cagliari durato quasi 9 ore. Oggi infatti i manifestanti sono tornati ad assaltare cisterne in strada e a sversare il loro “oro bianco” per dire No alla proposta dei 72 centesimi di euro al litro, messa sul piatto ieri al termine della riunione.
Il governo però non demorde e spera nel prossimo incontro, in programma il 21 febbraio a Roma. Anche Matteo Salvini, in Sardegna per sostenere la campagna elettorale del candidato del centrodestra, Christian Solinas, alle elezioni regionali, è apparso ottimista. “Ci stiamo avvicinando – ha detto appena sbarcato – siamo partiti da 60 centesimi al litro poi 65, 70 e 72; ci siamo visti a Roma e a Cagliari e ci vedremo nelle prossime ore”. Soprattutto il vicepremier ha chiesto che ci sia “dialogo e non la repressione”.
Della stessa idea anche la Confederazione italiana agricoltori che con una nota ha sostenuto le rivendicazioni dei pastori. “Le richieste partivano dalla copertura del costo di produzione pari a 74 centesimi + Iva al litro per arrivare al prezzo di 1 euro + Iva, come promesso dal Ministro Salvini. La proposta di un accordo a 72 centesimi, Iva compresa, è invece molto lontana da queste premesse”, si legge nel documento. Anche la Coldiretti ha chiesto più tutele. “Bisogna inserire una clausola che garantisca di raggiungere l’obiettivo di un euro pagato ai pastori dagli industriali, che sono i diretti beneficiari dei 49 milioni messi in campo da Governo e Regione”.
Intanto la Regione sta lavorando a una delibera di Giunta che martedì 19 traccerà un percorso con l’obiettivo di portare il prezzo oltre l’euro. Ma c’è anche chi ha storto il naso, pensando alle ricadute sui consumatori. “Se non accompagnato da misure a tutela del mercato, l’accordo potrebbe determinare distorsioni dei listini al dettaglio con una valanga di rincari a danno dei consumatori”, ha ammonito il Codacons, pronto a denunciare il Governo alla Commissione Ue “per illeciti aiuti di Stato”. Ma proprio da Bruxelles potrebbero arrivare ulteriori aiuti. Secondo quanto riferisce Forza Italia, Silvio Berlusconi e il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani hanno ottenuto “garanzie” dal Commissario all’Agricoltura, Phil Hogan, “per l’assegnazione di 191 milioni di fondi da utilizzare per il sostegno e la promozione della filiera dei prodotti sardi”.
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