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È il secondo blitz in una settimana, e per fortuna anche stavolta non ci sono stati scontri fisici tra i due gruppi. Da una parte la Lega giovani, dall’altra coetanei «antisalvinisti», ormai un vero e proprio movimento politico che sostiene le battaglie del sindaco de Magistris su temi come migranti e accoglienza. Tensioni che si stanno accentuando anche in vista delle prossime elezioni europee previste per maggio. Dopo l’irruzione dei militanti di Insurgencia domenica scorsa al corso per dirigenti leghisti, stavolta l’atto dimostrativo è degli Studenti Autorganizzati Campani, frangia dell’Ex Opg «Je so’ Pazzo», che hanno inscenato un corteo al Vomero, proprio di fronte al banchetto della Lega Napoli in via Scarlatti. Un banchetto, va sottolineato, che in tutti gli altri quartieri di Napoli nasce principalmente per sostenere il ministro Salvini che rischia di essere processato per la vicenda della nave Diciotti, ma che nel quartiere collinare si arricchisce di un tema qui molto caldo: la fontana Tatafiore. Stesso tema che ha visto scendere sabato mattina i militanti di DemA, richiamati dai consiglieri della Municipalità che da tempo osteggiano il ritorno dell’opera del maestro Ernesto Tatafiore, sebbene l’amministrazione centrale ne abbia assicurato nero su bianco il ritorno dopo il restauro. Per le minoranze politiche napoletane, quindi, al Vomero non ci sarebbero temi politici importanti da mettere in campo per conquistare un pugno di firme: qui basta nominare la fontana «Itaca».

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