Sono tutte giovani, impiegate in media da tre mesi, le diciassette operatrici prive di diritti e tutele identificate durante l’ispezione della Guardia di Finanza. La decana è una quarantenne pronta a rispettare turni di quattro ore, in genere, ma «h 24», contattando cioè i clienti di giorno e di notte per sopravvivere con 400, massimo 500 euro al mese, a volte anche meno. Lo hanno accertato gli uomini del I Gruppo di Napoli, che negli uffici hanno anche acquisito il foglio di presenze e compilato una scheda per ogni posizione, calcolando, in totale, 1789 giorni di sfruttamento, cui è seguita una maxi sanzione e la richiesta di chiusura dell’attività indirizzata all’ispettorato del lavoro (e non ancora disposta) per la società collegata in subappalto a una importante compagnia di telecomunicazioni, ovviamente estranea all’indagine più ampia.
Sorgente: Napoli, nel call center fantasma il lavoro costa 3,5 euro all’ora | Il Mattino
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