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Il ministro degli esteri: «Decisioni devono essere collegiali». Ambasciatore russo a Washington: «Gli Usa non vogliono la pace in Europa»

Il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, invita gli alleati dell’organizzazione che forniscono armi all’Ucraina a porre fine al divieto di usarle per colpire obiettivi militari in Russia. Lo riporta il settimanale The Economist, che ha intervistato il numero uno dell’Alleanza. Intanto fonti russe affermano che Putin è pronto a un cessate il fuoco che riconosca «le attuali linee del campo di battaglia». Un’idea che non convince l’Ue: «Quello che vediamo è che Putin non è pronto per la pace», dice all’ANSA un alto funzionario. Gli Stati Uniti annunciano un nuovo pacchetto di 275 milioni di dollari di aiuti militari per l’Ucraina.

 

Per approfondire

Punti chiave

  • Conte: “Folle pensare di mandarci in guerra con Russia, fermatevi”

  • Giorgetti: “Possibile veicolo ad hoc per gestione proventi asset russi”

  • Ucraina: disturbo elettronico Russia neutralizza sempre più munizioni Usa, Kiev chiede upgrade

  • Zelensky risponde a Putin: “E’ lui quello illegittimo”

  • Ucraina: Zelensky: Forze Kiev riprendono controllo dei combattimenti in regione Kharkiv”

  • Tajani: “Stoltenberg? Decisioni devono essere collegiali. Noi lavoriamo per la pace, nessun militare italiano in Ucraina”

     

  • Salvini: “Togliere divieto a Kiev? Non se ne parla nemmeno”

  • Stoltenberg: “Cina alimenta guerra in Europa”

  • Romeo (capogruppo Lega al Senato): “Dalla Nato furore bellicista, rischio guerra nucleare”

  • Ambasciatore russo a Washington: “Gli Usa non vogliono la pace in Europa”

  • Stoltenberg: “Alleati diano ok alle armi per colpire la Russia”

  • L’Ucraina annuncia l’evacuazione obbligatoria per 123 bambini dall’oblast di Kharkiv

  • Missili russi su Kharkiv, colpita scuola e condominio

  • Stoltenberg sul rischio escalation

  • Nato, Stoltenberg: “Ucraina sia libera di usare le armi degli alleati per colpire in Russia”

  • Zelensky: “Putin ha paura del Vertice per la pace”

Telefonata tra ministro Esteri iraniano ad interim e Lavrov Teheran: “Cooperazione bilaterale con Mosca in crescita”

Il ministro degli Esteri ad interim iraniano َAli Bagheri ha riferito di aver avuto un colloquio telefonico con l’omologo russo Serghei Lavrov, durante il quale le due parti hanno esaminato i programmi bilaterali e multilaterali. «La cooperazione bilaterale, regionale e internazionale Teheran-Mosca ha avuto una tendenza in crescita. La via del multilateralismo è la scelta strategica di Iran e Russia per dare forma a un mondo giusto, in cui ogni attore abbia la possibilità di svolgere un ruolo in base alle sue capacità», ha aggiunto oggi Bagheri in un messaggio sul suo account X.

Altri missili Iris-T consegnati all’Ucraina dalla Germania Ministro tedesco: gli aria-aria sono modernissimi

La Germania ha consegnato ieri all’Ucraina altri modernissimi missili aria-aria difensivi tipo “Iris-T”. Lo ha reso noto su X il ministero della Difesa tedesco rilanciando un annuncio del ministro Boris Pistorius. «Abbiamo nuovamente consegnato all’Ucraina un’unità di fuoco combinata Iris-T Slm e Iris-T Sls, un sistema di difesa aerea a medio e corto raggio altamente moderno e ben collaudato», ha dichiarato il ministro nel messaggio scritto diffuso ieri sera. Il sistema d’arma proviene «direttamente dall’industria tedesca», ha aggiunto Pistorius ricordando che «da mesi la Russia sta intensificando i suoi attacchi aerei contro l’Ucraina, uccidendo persone e distruggendo importanti infrastrutture». «Insieme al sistema Patriot, consegnato di recente, stiamo rafforzando le difese aeree ucraine nella lotta contro la brutale guerra di aggressione della Russia, che viola il diritto internazionale», ha concluso il ministro. L’invio dei nuovi Iris-T entro maggio era stato preannunciato questo mese.

Conte: “Folle pensare di mandarci in guerra con Russia, fermatevi”

«Fermatevi: ci state portando in guerra con la Russia». Così il leader del M5s Giuseppe Conte in un post sui social nel quale pubblica le dichiarazioni del segretario Nato Stoltenberg. «Ci state portando dritti alla Terza Guerra Mondiale. Giorgia Meloni, la strategia di scommettere sulla vittoria militare – che stai subendo passivamente – ci sta portando in guerra. È una follia – avverte Conte – pensare di mandarci in guerra con la Russia e le sue 6000 testate atomiche. Non vi azzardate». «Ora smentirete, direte che non è vostra intenzione, perché ci sono le elezioni, ma noi non ci fidiamo. Il Governo – chiede il leader M5s – venga in Parlamento, tolga la maschera, smetta di tenere segrete le armi che inviamo e la strategia che stiamo perseguendo. Vogliamo impegni, voti e scelte vincolanti. Vogliamo subito un negoziato di pace». «Il M5S, contro tutto e tutti, aveva previsto che saremmo finiti a questo punto inviando armi sempre più sofisticate e letali – aggiunge -. Potete insultarci quanto volete, ma continueremo ad alzare la voce e a votare per fermarvi e costringervi a cambiare questa strategia fallimentare. La pace non è retorica. Oggi è una emergenza», conclude.

Giorgetti: “Possibile veicolo ad hoc per gestione proventi asset russi”

«L’iniziativa sugli asset russi è finalizzata a garantire all’Ucraina nei prossimi due tre anni quanto necessario a garantire il gap di bilancio. Dopodiché la proposta americana è flessibile e pragmatica, quindi potrebbe nascere anche un veicolo ad hoc, anche gli americani si rendono conto che bisogna collaborare per arrivare al risultato». Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, in conferenza stampa al termine del vertice del G7 Finanze di Stresa.

Ucraina: disturbo elettronico Russia neutralizza sempre più munizioni Usa, Kiev chiede upgrade

L’Ucraina non chiede solo più munizioni, ma anche munizioni in grado di resistere ai sistemi di disturbo elettronico russo che, spesso e in maniera crescente, riescono a neutralizzare munizioni guidate da satellite fornite all’Ucraina dagli Stati Uniti, tanto che le forze di Kiev hanno smesso di usare alcuni sistemi forniti dall’Occidente, come denunciano fonti ucraine citate dal Washington Post. Fra i sistemi annientati dal ‘jamming’ russo, che viene anche montato su droni, ci sono i proiettili di artiglieria Excalibur, guidati dai Gps – il cui tasso di successo è crollato nel giro di qualche mese a meno del dieci per cento degli obiettivi colpiti, rispetto al 50 per cento dell’inizio dello scorso anno, quindi abbandonati nei magazzini dallo scorso anno – e gli Himars (High Mobility Artillery Rocket System) che possono sparare razzi con una gittata fino a 80 chilometri. «La tecnologia Excalibur nelle diverse versioni esistenti ha perso il suo potenziale», si legge in una valutazione effettuata dal comando militare ucraino fra l’autunno del 2023 e l’aprile del 2024. Non è più un sistema “one shot, one target”, come lo si reclamizzava un tempo. Da sei mesi, gli Stati Uniti hanno smesso di inviare questi sistemi a Kiev.
In altri casi, come le bombe sganciate da aereo Jdams, i produttori hanno messo una toppa al problema pochi mesi dopo la loro introduzione all’inizio dello scorso anno e l’Ucraina ha ripreso a usarle. Problemi simili si sono verificati con altri proiettili da 155mm forniti da altri Paesi occidentali, anche se non usano tecnologia Gps. Stesso discorso per i lanciatori Himars. Dopo un anno dalla loro introduzione, il loro successo si è esaurito. «I russi hanno dispiegato sistemi elettronici che hanno disabilitato i segnali dei satelliti e gli Himars sono diventati completamente inefficaci, tanto che il sistema molto caro viene usato sempre di più per colpire obiettivi con bassa priorità». Possono mancare un obiettivo di 15 metri. «La Russia ha continuato a lavorare ed espandere il suo uso di sistemi elettronici in guerra e lo fa con una urgenza che non hanno i produttori occidentali. E continuiamo a evolvere e a fare in modo che l’Ucraina abbia le capacità di cui hanno bisogno per essere efficaci», ha ammesso una fonte militare americana, negando che aspetti burocratici abbiano rallentato il processo di adeguamento.

Zelensky risponde a Putin: “E’ lui quello illegittimo”

«Gli ucraini conoscono la loro Costituzione, conoscono le leggi e le dichiarazioni del presidente illegittimo della Federazione Russa sull’illegittimità del presidente dell’Ucraina sono, francamente, noiose». Lo ha dichiarato ai media asiatici il leader di Kiev Volodymyr Zelensky, definito ieri dall’omologo russo come «illegittimo» in quanto il suo mandato è scaduto il 20 maggio e il Paese ha rinviato il voto per via della guerra. «Chiunque sa leggere le leggi trarrà a sua conclusione dalle parole di Putin, che onestamente non mi disturbano molto», ha aggiunto Zelensky.

Ucraina: Zelensky: Forze Kiev riprendono controllo dei combattimenti in regione Kharkiv”

Il Presidente ucraino Volodymir Zelensky ha reso noto che le forze militari hanno ripreso il «controllo del combattimenti delle zone di confune in cui hanno fatto incursione» i russi. In un video pubblicato nella notte, dopo aver incontrato a Kharkiv ufficiali militari e funzionari civili, Zelensky ha contraddetto le parole del deputato russo Viktor Vodolatskiy, secondo cui le forze russe controllano più della metà della cittadina di Vovchansk, a cinque chilometri dal confine, uno dei due punti in cui si combatte nella regione. Una volta controllata Vovchansk, le forze russe proseguiranno altre tre città nella regione di Donetsk, Sloviansk, Kramatorsk e Pokrovsk, ha aggiunto.

Tajani: “Stoltenberg? Decisioni devono essere collegiali. Noi lavoriamo per la pace, nessun militare italiano in Ucraina”

 

«Noi siamo parte integrante della Nato ma ogni decisione deve essere presa in maniera collegiale». Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani sulle dichiarazioni del segretario della Nato, Stoltenberg, rispetto alla possibilità che l’Ucraina possa colpire in Russia con armi dell’Alleanza. «Le scelte di Kiev sono scelte di Kiev. Noi non manderemo un militare italiano in Ucraina e gli strumenti militari mandati dall’Italia vengono usati all’interno dell’Ucraina, lavoriamo per la pace. I messaggi che arrivano dalla Russia provocano anche una guerra ibrida che si combatte, ma dobbiamo sempre lavorare per la pace e abbassare i toni».

Salvini: “Togliere divieto a Kiev? Non se ne parla nemmeno”

«L’Italia non è in guerra con nessuno e se è stato giusto aiutare militarmente l’Ucraina, allo stesso tempo non se ne parla nemmeno di togliere il divieto» a Kiev «di colpire obiettivi militari in Russia, così come ribadisco che la Lega è contraria a inviare anche un solo soldato a combattere in Ucraina. Noi vogliamo la pace non l’anticamera della terza guerra mondiale». Così il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini, oggi a Pisa per un’iniziativa elettorale, commentando passaggi di un’intervista del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, all’Economist.

Stoltenberg: “Cina alimenta guerra in Europa”

«La Cina afferma di voler mantenere rapporti buoni con l’Occidente. Allo stesso tempo, tuttavia, Pechino alimenta la guerra in Europa. Non si possono avere entrambe le cose». Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al giornale tedesco Welt am Sonntag, parlando di un aumento delle vendite di componenti di macchinari, microelettronica e altre tecnologie che Mosca sta utilizzando per fabbricare missili, carri armati e velivoli da usare contro l’Ucraina. E sulla situazione sul campo, Stoltenberg ha spiegato che «l’Ucraina ha subito battute d’arresto a causa della mancanza di armi e munizioni, ma – ha detto – non è ancora troppo tardi perché l’Ucraina possa vincere».

Romeo (capogruppo Lega al Senato): “Dalla Nato furore bellicista, rischio guerra nucleare”

«A Bruxelles parlano di vertice per la pace ma pensano alla guerra. Inebriati come sono dal furore bellicista rinnegano la stessa Costituzione Europea che nei suoi principi fondamentali si prefigge di promuovere la pace di fronte alle controversie internazionali». Così Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato, commenta ad Affaritaliani.it le parole del segretario generale della Nato Stoltenberg. Per l’Ucraina «la priorità è intensificare il lavoro diplomatico per arrivare ad una tregua. Chi non comprende questo ci sta portando verso una guerra nucleare e sempre più vicini al punto di non ritorno», conclude.

Kiev, 500mila russi uccisi o feriti dall’inizio della guerra

Le perdite in combattimento dell’esercito russo in Ucraina dal 24 febbraio 2022 al 25 maggio 2024 ammontano a circa 500.080, inclusi altri 1.140 soldati uccisi o feriti in azione nell’ultimo giorno. Lo sostiene lo stato maggiore delle forze armate ucraine citato da Ukrinform. Secondo l’ultimo conteggio delle forze armate ucraine, finora sono stati distrutti 7.650 carri armati russi, 14.786 veicoli corazzati da combattimento, 12.929 sistemi di artiglieria, 1.082 sistemi di razzi a lancio multiplo, 814 sistemi di difesa aerea, 356 aerei, 326 elicotteri, 10.414 veicoli aerei senza pilota, 2.209 missili da crociera, 27 navi da guerra, 1 sottomarino.

Ambasciatore russo a Washington: “Gli Usa non vogliono la pace in Europa”

«I segnali che arrivano dalle autorità statunitensi sono assolutamente chiari. Washington non vuole la pace in Europa». E’ l’accusa arrivata dall’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, dopo che l’Amministrazione Usa ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari per l’Ucraina del valore di 275 milioni di dollari. Secondo Antonov, gli Stati Uniti «stanno facendo tutto il possibile per prolungare il conflitto e aumentare le perdite da parte russa e ucraina, anche tra i civili» ed è «significativo» che l’Amministrazione Biden abbia annunciato «la fornitura di prodotti letali» a Kiev «nello stesso giorno in cui la leadership russa hanno confermato chiaramente e in modo inequivocabile la loro disponibilità a negoziare». E ancora: «Ammettono di non avere per ora intenzione di chiedere al regime di Kiev di accettare una soluzione pacifica», ha incalzato, criticando anche le dichiarazioni sulla «cosiddetta difesa della democrazia mentre il leader del regime criminale ha perso la sua legittimità». «Insinuano inoltre che potrebbero dare la luce verde ad attacchi con missili in territorio russo», ha aggiunto. Antonov ha quindi invitato «la parte statunitense a riconoscere la situazione sul campo» e a «smettere di tentare di prolungare l’agonia del regime» di Kiev, abbandonando i «piani illusori di infliggere una sconfitta strategica» alla Russia. E ha aggiunto: «Nessuno a Washington sembra pensare al futuro delle relazioni russo-americane».

Stoltenberg: “Alleati diano ok alle armi per colpire la Russia”

I Paesi Nato che forniscono armi all’Ucraina dovrebbero permettere alle forze armate di Kiev di utilizzarle anche per colpire obiettivi militari in Russia. Lo ha detto, in un’intervista all’Economist, il segretario generale Jens Stoltenberg. Secondo il settimanale britannico il leader dell’Alleanza si riferisce in particolare agli Stati Uniti. «E’ il momento che gli alleati valutino di eliminare alcune delle restrizioni sull’uso delle armi che hanno dato all’Ucraina», ha detto nell’intervista, citando in particolare le battaglie in corso nella zona di Kharkiv. «Negare all’Ucraina la possibilita’ di usare queste armi contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo rende molto difficile per loro difendersi», ha spiegato.

Attentato al Crocus City Hall, Mosca ammette la responsabilità dell’Isis

Lo ha dichiarato il capo dell’Fsb, Alexander Bortnikov che attacca anche i servizi segreti ucraini, accusati di essere “direttamente coivolti” nella strage del 22 marzo scorso dove persero la vita 144 persone.

L’Ucraina annuncia l’evacuazione obbligatoria per 123 bambini dall’oblast di Kharkiv

“Le autorità ucraine hanno ordinato l’evacuazione di 123 bambini da 36 insediamenti nell’oblast nord-orientale di Kharkiv”, lo ha annunciato il Ministero per la Reintegrazione, di Kiev. “Oltre 11.000 persone sono state evacuate dall’oblast di Kharkiv da quando le forze russe hanno lanciato una nuova offensiva il 10 maggio”. Secondo la dichiarazione del ministero, le autorità locali intendono evacuare gli orfani e i bambini privati ​​delle cure parentali con le loro famiglie o altri tutori legali a Kharkiv e poi gratuitamente nella regione di Volinia. L’evacuazione avverrà entro 60 giorni nei distretti di Izium, Chuhuiv, Kupiansk e Bohodukhiv della regione di Kharkiv. Il presidente Volodymyr Zelensky ha dichiarato il 16 maggio che le forze di Mosca erano avanzate fino a 10 chilometri (6 miglia) nella regione ma erano state fermate dalla prima linea di difesa.

La Russia afferma di aver abbattuto tre droni nelle regioni di Belgorod e Kursk

La Russia afferma di aver abbattuto tre droni nelle regioni di Belgorod e Kursk. Il ministero della Difesa di Mosca accusa Kiev. “Nella notte sono stati fermati tentativi del regime di Kiev di sferrare attacchi terroristici utilizzando droni contro obiettivi nel territorio della Federazione Russa”, afferma il ministero in una nota rilanciata dai media russi, aggiungendo che “i sistemi di difesa aerea hanno distrutto due droni ucraini sul territorio della regione di Belgorod” e che un altro è stato “intercettato sul territorio della regione di Kursk”.

Missili russi su Kharkiv, colpita scuola e condominio

Nella notte del 25 maggio, l’esercito russo ha lanciato quattro attacchi missilistici su Kharkiv e sul suo distretto. Lo ha affermato Dmytro Chubenko, portavoce della procura regionale di Kharkiv, riferisce Ukrinform. Secondo le prime informazioni, sono stati lanciati sulla città missili balistici S-300 nel quartiere Slobidskyi. “Uno ha colpito un edificio del liceo, l’altro una zona industriale”, ha detto Chubenko. Sono state danneggiate 15 automobili e la facciata di un condominio di 9 piani

Stoltenberg sul rischio escalation

Sul rischio di escalation, Stoltenberg all’Economist ha ribadito la necessità di “impedire che il conflitto si trasformi in una vera e propria guerra tra Russia e Nato in Europa”, ma esiste una differenza – ha spiegato – tra fornire armi, addestramento e l’impegno militare diretto. “Non saremo coinvolti nelle operazioni di combattimento – ha assicurato – non abbiamo alcuna intenzione di inviare truppe di terra Nato in Ucraina. Vogliamo sostenere Kiev, ma anche garantire che la situazione non si trasformi in un’escalation del conflitto su vasta scala”.

Nato, Stoltenberg: “Ucraina sia libera di usare le armi degli alleati per colpire in Russia”

Stoltenberg ha invitato gli alleati della Nato che forniscono armi all’Ucraina a porre fine al divieto di usarle per colpire obiettivi militari in Russia. Lo riporta l’Economist, che ha intervistato il Segretario generale dell’Alleanza. Il chiaro obiettivo di Stoltenberg, anche se mai nominato, è la politica del presidente statunitense Joe Biden – scrive l’Economist – di controllare ciò che l’Ucraina può e non può attaccare con i sistemi forniti dagli americani. “È giunto il momento che gli alleati considerino se eliminare alcune delle restrizioni che hanno imposto sull’uso delle armi che hanno donato all’Ucraina”, ha affermato Stoltenberg. “Soprattutto ora che molti combattimenti sono in corso a Kharkiv, vicino al confine, negare all’Ucraina la possibilità di usare queste armi contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo rende molto difficile per loro difendersi”.

Zelensky: “Putin ha paura del Vertice per la pace”

“Putin non solo vuole disturbare il Vertice per la pace e fa ogni sforzo per farlo, ma ha anche paura di ciò che il Vertice può portare. Il mondo è in grado di costringere la Russia a fare la pace e a seguire le norme di sicurezza internazionali”: lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “La Russia non ha contro argomenti da opporre alla maggioranza globale: nonostante tutte le menzogne di Putin, egli si affida all’ambiente circostante nel senso più ampio del termine, che include l’ambiente internazionale – si legge nel messaggio -. Tranne l’aggressore, nessuno al mondo è interessato a questa guerra, e tutti lo capiscono. Il Vertice per la Pace è il formato che non permetterà più a Putin di mentire. E senza bugie non è assolutamente nessuno. Ringrazio tutti coloro che nel mondo ci aiutano a organizzare il Vertice e dimostrano leadership nell’avvicinare la vera pace”.

Usa, nuovo pacchetto aiuti da 275 milioni dollari a Kiev

L’amministrazione Biden ha annunciato un nuovo pacchetto da 275 milioni di dollari in aiuti militari per l’Ucraina, mentre Kiev lotta per tenere a bada l’avanzata delle truppe russe nella regione di Kharkiv. Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha affermato che il pacchetto, presentato in anteprima giovedì da due funzionari statunitensi, “fa parte dei nostri sforzi per aiutare l’Ucraina a respingere l’assalto russo vicino a Kharkiv”. “L’assistenza dei pacchetti precedenti è già arrivata in prima linea e invieremo questa nuova tranche di aiuti il più rapidamente possibile in modo che l’esercito ucraino possa usarla per difendere il proprio territorio e proteggere il popolo ucraino”, ha affermato Blinken in una nota. “Gli Stati Uniti e la coalizione internazionale che abbiamo riunito continueranno a stare al fianco dell’Ucraina nella difesa della sua libertà”, ha continuato. Il pacchetto include sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità, o Himars, munizioni e proiettili di artiglieria ad alta richiesta da 155 mm e 105 mm. Ulteriori elementi nel pacchetto di aiuti includono i sistemi anticarro Javelin e AT-4; mine anticarro, veicoli tattici, armi leggere e munizioni per tali armi. Con quest’ultimo pacchetto, gli Stati Uniti hanno ora fornito quasi 51 miliardi di dollari in assistenza militare all’Ucraina da quando la Russia ha invaso il paese nel febbraio 2022.

Sorgente: Ucraina Russia, le news sulla guerra di oggi – La Stampa