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Guerra Israele-Hamas a Gaza, le ultime notizie in diretta live di oggi, giovedì 2 maggio.

Un’operazione di terra a Rafah sarebbe una “tragedia senza nome”. Lo ha detto il responsabile degli affari umanitari dell’Onu Martin Griffiths dopo che il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha avvertito che l’esercito entrerà nella città a sud della Striscia “con o senza accordo” con Hamas. Intanto la Giordania accusa: un gruppo di coloni israeliani ha attaccato in Cisgiordania un convoglio di aiuti per la Striscia di Gaza partito da Amman. E l’Iran: “La pressione sul regime sionista dovrebbe aumentare giorno dopo giorno”. Di seguito le ultime notizie di oggi, giovedì 2 maggio 2024, sulla guerra tra Israele e Hamas e la crisi in corso in Medio Oriente.

Ore 18.30 – Israele: “Da Erdogan un comportamento da dittatore” – Quello “di Erdogan è un comportamento da dittatore” che ignora “gli accordi internazionali”. Lo ha denunciato il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, dopo la decisione di Ankara di bandire ogni scambio commerciale con Israele a causa della guerra a Gaza. Al tempo steso Katz ha incaricato il ministero di “impegnarsi immediatamente con tutte le parti interessate nel governo per creare alternative al commercio con la Turchia, concentrandosi sulla produzione locale e sulle importazioni da altri Paesi”. “Israele – ha aggiunto – emergerà con un’economia forte e audace. Loro perdono, noi vinciamo”.

Ore 18 – Israele a cittadini, allerta per chi va a Malmö per Eurovision – In Israele, il Consiglio di sicurezza nazionale ha annunciato di aver alzato l’allerta di viaggio per la città di Malmö, in Svezia, che ospiterà l’Eurovision Song Contest la prossima settimana: dal livello 2 – minaccia occasionale, al livello 3 – minaccia media. Inoltre, agli israeliani che arriveranno a Malmo verrà chiesto di scaricare sul telefono l’app dell’Home Front Command, il comando centrale dell’esercito, in modo da poter essere aggiornati con gli allerta rapidamente e in tempo reale, se necessario. “Malmo sarà un punto centrale delle proteste anti-israeliane. C’è il fondato timore che elementi terroristici ne approfittino per nuocere agli israeliani che si recano sul posto”.

Ore 17,00 – Fonte Egitto, “risolti punti controversi, resta nodo tregua” – Nelle trattative indirette al Cairo sono stati “risolti diversi punti controversi” anche se resta lo scoglio del cessate il fuoco permanente o meno. Lo ha detto una fonte egiziana al corrente dei negoziati al giornale del Qatar Al-Arabi Al-Jadid, ripreso dai media israeliani. “Sono ancora in corso – ha spiegato – gli sforzi per risolvere la questione principale relativa alla fine della guerra e al cessate il fuoco su cui esiste ancora una controversia”. La stessa fonte ha aggiunto che “nelle ultime ore sono state raggiunte formulazioni soddisfacenti per quanto riguarda il ritiro graduale di Israele da Gaza e il ritorno degli sfollati nel Nord della Striscia”. Il sito Ynet ha riferito che Israele stima che la risposta definitiva di Hamas arriverà con ritardo di diversi giorni da quanto previsto.

Ore 16,00 – Casa Bianca, da Hamas ancora nessuna risposta ufficiale su intesa – Hamas non ha ancora dato “nessuna risposta ufficiale” sull’accordo per la liberazione degli ostaggi e il cessate il fuoco. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana John Kirby in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti.

Ore 15,00 – Onu, 30-40 mld di dollari per ricostruire Striscia Gaza – Il costo della ricostruzione della Striscia di Gaza, devastata dalla guerra tra Israele e il movimento islamico palestinese Hamas, oscilla tra i 30 ei 40 miliardi di dollari, a causa “della portata senza precedenti della distruzione”. E’ la stima del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP) per la ricostruzione della Striscia di Gaza. “Le stime per la ricostruzione di tutta la Striscia di Gaza superano i 30 miliardi di dollari, forse fino a 40 miliardi di dollari”, ha affermato Abdallah al-Dardari, direttore dell’ufficio regionale per gli Stati arabi dell’UNDP, durante una conferenza stampa ad Amman. “La portata della distruzione è enorme e senza precedenti. Questa è una missione che la comunità internazionale non affrontava dalla Seconda Guerra Mondiale”.

Ore 13,00 – Cnn, decine di manifestanti arrestati in sgombero all’Ucla – Le troupe della Cnn sul sito dell’accampamento dell’Ucla hanno visto decine di manifestanti arrestati dagli agenti della California Highway Patrol. I manifestanti stavano tentando di rinforzare la barricata mentre la polizia l’ha sfondata. Gli agenti stanno portando i manifestanti detenuti sugli autobus che la polizia ha parcheggiato a circa un miglio dal campus.

Ore 12,00 – FT, quasi pronto il pontile galleggiante Usa per Gaza – Gli Stati Uniti stanno per completare il pontile galleggiante al largo di Gaza, del valore di 320 milioni di dollari, che consentirà l’arrivo nella Striscia di aiuti umanitari via mare. Lo scrive il Financial Times, precisando che i primi test sono previsti per non prima di metà maggio. La costruzione è stata realizzata da centinaia di militari Usa che ci lavorano da settimane; le navi umanitarie provenienti da Cipro attraccheranno al molo che si trova a una distanza di circa due miglia dalla costa e da lì una flotta di barche più piccole porterà gli aiuti sulla costa di Gaza, in un’area predisposta dall’esercito israeliano. I test potrebbero iniziare già a metà maggio, ma l’attività sarà possibile solo fino all’autunno, prima che arrivi il maltempo, secondo quanto riporta il quotidiano britannico.

Ore 10,00 – Gaza, Hamas: sono 34.596 le vittime dal 7 ottobre e 77.816 i feriti – Sarebbero almeno 34.596 le persone morte e 77.816 quelle rimaste ferite nella Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre. Lo denuncia il ministero della Sanità dell’enclave palestinese che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas e che dal 7 ottobre è nel mirino delle operazioni militari israeliane scattate a seguito dell’attacco in Israele. L’ultimo bilancio diffuso da Gaza, e riportato dalla tv satellitare al-Jazeera, comprende 28 persone rimaste uccise e 51 ferite nelle ultime 24 ore.

Ore 9,00 – Media: attacchi a Est di Rafah, almeno nove civili uccisi – Almeno nove civili palestinesi sono stati uccisi stamattina da attacchi aerei israeliani che hanno preso di mira edifici residenziali e anche “terreni e tende degli sfollati a est della città di Rafah”: è quanto si legge sull’agenzia palestinese Wafa. Secondo l’agenzia, “sei cittadini sono stati uccisi in un bombardamento israeliano della città di Al-Zahraa, a nord del campo di Nuseirat nella Striscia di Gaza centrale” e che una persona è stata uccisa vicino a Khan Younis, e due sono state uccise quando Israele ha bombardato “un quartiere residenziale”. Si tratta di un edificio di proprietà della famiglia Ishteiwi nel quartiere di Al-Zaytoun, a sud di Gaza City” dove si legge che ci sono anche “numerose persone scomparse ancora sotto le macerie”.

Ore 8,00 – Hamas: “Parere negativo sull’attuale trattativa con Israele, ma andiamo avanti” – “La posizione sull’attuale documento negoziale è negativa”. Lo ha detto Osama Hamdan, alto rappresentante di Hamas in Libano in una intervista ad una tv locale, ripresa dal New York Times. Hamas ha poi precisato che questo “non vuol dire che i negoziati si siano fermati”. “Anche se il gruppo non accetta le attuali proposte israeliane senza modifiche, siamo disposti – ha continuato – a continuare a negoziare”.

Sorgente: Diretta live della guerra tra Israele e Hamas oggi, giovedì 2 maggio