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L’italiana, in carcere in Ungheria da più di un anno in attesa di processo e candidata alle elezioni europee con Avs, ha ottenuto gli arresti domiciliari a Budapest. Gli avvocati: «Finisce un incubo ma la sua battaglia continua»

Il giudice di appello del tribunale di Budapest ha accolto l’istanza dei difensori di Ilaria Salis: l’italiana agli arresti in Ungheria da più di un anno in attesa di processo potrà andare agli arresti domiciliari in una casa a Budapest.

La donna è anche candidata alle elezioni europee con l’Alleanza verdi e sinistra e, prima del cambio di misura cautelare, era stato fatto sapere che in carcere non avrebbe potuto votare.

Nell’ultima udienza del 28 marzo, in cui la donna era arrivata ammanettata come sempre a mani e piedi, la richiesta dei domiciliari in Italia o in Ungheria era stata rigettata. In secondo grado, invece, la richiesta è stata accolta.

La donna è accusata di aver aggredito dei militanti di estrema destra e il reato è quello di tentato omicidio e di essere parte di un gruppo terroristico. Dopo 15 mesi di detenzione in carcere, ora Salis potrà andare ai domiciliari, dove dovrà tenere un braccialetto elettronico. Il provvedimento di domiciliari diventerà esecutivo appena verrà pagata la cauzione.

I legali Mauro Straini ed Eugenio Losco hanno commentato di essere «molto soddisfatti, finalmente finisce questo incubo per Ilaria ma la sua battaglia continua».

Anche il padre Roberto Salis, che da mesi si batte per la liberazione della figlia, ha commentato la notizia: «Ilaria è entusiasta di poter finalmente uscire dal carcere e noi siamo felicissimi di poterla finalmente riabbracciare» e «Non è ancora fuori dal pozzo, ma sarà sicuramente molto bello poterla riabbracciare dopo 15 mesi, anche se finché è in Ungheria io non mi sento del tutto tranquillo».

L’ottenimento dei domiciliari in Ungheria è il passo necessario per poter poi chiedere che i domiciliari, in attesa del processo, vengano scontati in Italia.

Le reazioni

«Esprimo soddisfazione per la notizia della concessione degli arresti domiciliari a Ilaria Salis», ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio durante il question time alla Camera.

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ne ha dato notizia al question time, prima del suo intervento, alla Camera, suscitando applausi da alcuni deputati. A seguire, parlando in Transatlantico, Tajani ha commentato: «Era quello che volevamo. Ora Ilaria Salis potrà votare tranquillamente. Io sono garantista, speriamo che possa essere assolta e possa ritornare il prima possibile in Italia». Tajani ha precisato che «è merito dell’azione sinergica, del governo e della nostra ambasciata, che hanno lavorato intensamente, in silenzio, senza fare propaganda, senza rulli di tamburi, come abbiamo sempre fatto, come stiamo facendo con Falcinelli e con tutti».

 

Sorgente: Accolto il ricorso di Ilaria Salis, sì ai domiciliari a Budapest


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