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L’insegnante di russo, che viveva in Italia da 10 anni, era stata negata una bottiglia d’acqua nello scalo aeroportuale per via della sua nazionalità

Migliaia di commenti e interazioni. Più di mezzo milione di visualizzazioni che lo hanno reso uno dei “reel” più visti di giornata. Torniamo a parlare della vicenda di Anna Larina, l’interprete ed insegnante di russo protagonista, suo malgrado, di una vicenda surreale. Alla donna, in partenza dall’aeroporto di Fiumicino per Yerevan, è stata negata la possibilità di acquistare una bottiglia d’acqua in un duty free al terminal 1 perché cittadina russa. Una notizia che inizialmente sembrava una fake news e che, mano mano, è diventata invece una “cosa vera” dopo le scuse di Aelia, l’azienda che gestisce lo spazio commerciale nello scalo aeroportuale.

Chi è Anna Larina

Anna Larina, come scrive nella biografia pubblicata sul suo sito lezionedirusso.it è insegnante di russo, traduttrice, interprete di trattativa da più di 15 anni. Nel 2005 si è laureata in lingue all’Università pedagogica di Mosca, in seguito ha ricevuto abilitazione all’insegnamento della sua lingua agli stranieri rilasciata dalla famosissima Università Statale di Mosca “MGU Lomonosov”. “E da quel momento tutta la mia carriera professionale è dedicata alle traduzioni ed insegnamento di lingue” con una base fissa nella città di Roma.

Propaganda filo russa

Di questi tempi è molto facile imbattersi in “fake news” legate alla propaganda filo russa. Per questo, come RomaToday, prima di riportare la denuncia di Anna Larina, abbiamo voluto verificare la veridicità della vicenda. Prima Aeroporti di Roma e poi l’azienda che gestisce il duty free incriminato hanno, seppur non direttamente, confermato la storia. Adr si è scusata con l’insegnante mentre Aelia Duty Free Italia, con un post su X, ha parlato di “un incidente isolato e stiamo facendo tutte le verifiche necessarie affinché episodi del genere non si ripetano”. Il fatto, quindi, c’è stato e rappresenta, a tutti gli effetti, un episodio di grave discriminazione.

Inoltre, andando a guardare il profilo Instagram di Anna Larina, si trova un solo post “a favore” di Putin. L’insegnante aveva infatti postato una poesia recitata dal presidente russo in occasione della festa della donna l’8 marzo 2018: “Il nostro presidente Putin ci ha dedicato una poesia che condivido con voi, bellezze – scriveva a commento del video – inoltre ci regalano 2 giorni non lavorativi. In Russia tutte le mie amiche, cugine, sorella, mamma, tutte hanno ricevuto i fiori in regalo. L’Italia invece ci coccola con lo sciopero generale dei mezzi” che, in effetti, era stato proclamato proprio in quella giornata Insomma, un post simpatico che, di certo, non fa dell’interprete un megafono comunicativo del Cremlino.

Il post pro Putin

Boom sui social

Ci è voluto poco per fare in modo che la notizia diventasse virale. Come detto, il video di 30 secondi registrato all’interno dell’aeroporto è stato visto da più di mezzo milione di persone. Il profilo Instragam di Anna Larina, “lezionidirusso”, ha ottenuto un migliaio di follower in più. Una cosa è certa: in poco tempo è diventata l’insegnante di italiano più famosa d’Italia.

La denuncia su instagram di Anna Larina

Un successo social che ha spinto Anna Larina a ritornare su quanto accaduto con un lungo video sul suo canale Youtube. Oltre a ringraziare “tutti i nuovi iscritti” che l’hanno conosciuta grazie a questa vicenda, l’insegnante ha voluto ribadire la veridicità della storia. A chiederle la carta d’imbarco “è stata una ragazza bionda, giovane, molto bella” ma a negarle l’acqua è stata un’altra commessa. “Ringrazio a nome mio e delle mie connazionali russe per il sostegno degli italiani, erano scioccate in senso positivo” ha detto ancora l’insegnante. “Non è stato il primo caso di discriminazione, ce ne sono stati altri più gravi” ha aggiunto.

 

Sorgente: Anna Larina e l’acqua negata perché russa: le scuse dopo le polemiche

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