Genocidio a Gaza: il 70% delle vittime sono donne e bambini | Nazioni Unite Donne – Paesi Arabi

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Bollettino sulle questioni di genere: l’impatto di genere della crisi a Gaza

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Ogni ora a Gaza vengono uccise due donne. Quasi un milione di donne e ragazze sono state sfollate.

Il livello di distruzione a Gaza e le sue ripercussioni sui civili, soprattutto donne e bambini, che costituiscono il 70% delle vittime, non hanno precedenti. È una crisi umanitaria come nessun’altra. Nessun posto è sicuro. Le donne partoriscono senza anestesia e senza acqua pulita. I bambini non potevano raggiungere le scuole e gli ospedali non funzionavano. Non ci sono strutture igienico-sanitarie pulite, oltre a una grave carenza d’acqua, e il 100% della popolazione soffre di una crisi di insicurezza alimentare.

Nonostante tutto ciò, agli operatori umanitari non è consentito l’accesso per fornire aiuti in sicurezza. I bisogni vanno ben oltre ciò che può essere comunicato. Le donne e le ragazze a Gaza sono private di sicurezza, medicine, assistenza sanitaria e riparo. Stanno morendo di fame o sono sull’orlo della morte. Soprattutto, sono privati di speranza e giustizia. Per tutto questo, UN Women dà priorità al sostegno alle donne e alle ragazze che sono state costrette a spostarsi.

UN Women, in collaborazione con il Programma alimentare mondiale e in collaborazione con l’Organizzazione di beneficenza hashemita giordana e la Mezzaluna Rossa egiziana, ha fornito assistenza alimentare di emergenza a oltre 14.000 famiglie con a capo donne. Sosteniamo la distribuzione sul campo degli articoli richiesti dalle donne, compresi articoli non alimentari come abbigliamento, prodotti sanitari e latte artificiale. Sosteniamo inoltre la fornitura di attività ricreative per ragazze e ragazzi, oltre a fornire supporto psicologico e sociale a donne e ragazze.

UN Women ha istituito comitati di protezione e risposta guidati da donne nei rifugi per sfollati interni per rafforzare la partecipazione delle donne alla risposta umanitaria e mettere la voce delle donne al centro di questa risposta.

Continuiamo a sostenere le organizzazioni delle donne palestinesi nel loro lavoro vitale a Gaza e in tutta la Palestina. Continuiamo a chiedere un cessate il fuoco umanitario immediato, la fine delle distruzioni e delle uccisioni e il ritorno sulla via della pace e di una soluzione a due Stati, in cui le speranze, le aspirazioni e la sicurezza di tutti i popoli della regione siano soddisfatte e questo conflitto e questa occupazione decennali finiscono.