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Il leader del Partito per la Libertà è «impegnato nella complicata trattativa di esplorazione per la formazione del nuovo governo»

L’uomo più atteso alla kermesse dei partiti sovranisti europei, domenica a Firenze, non ci sarà. Geert Wilders, fresco vincitore delle elezioni in Olanda, è impegnato nelle trattative per la formazione del governo ha dovuto quindi disdire la sua partecipazione alla riunione di “Identità e democrazia”, il gruppo che raccoglie al Parlemento europeo le forze d’estrema destra dell’Ue, presieduto dalla Lega di Matteo Salvini.

Tra i leghisti si respira un pizzico di delusione, ma sono coscienti delle difficoltà del sovranista olandese, che rischia di non riuscire a diventare premier e vive il pericolo di una trattativa lunga e logorante, che potrebbe scalzarlo dalla premiership. La Lega commenta, infatti, auspicando «che l’amico Wilders riesca a formare un governo di centrodestra». Ma poi cerca di deviare l’attenzione alzando i toni con il centrosinistra: «La Lega è sicura che domenica si scriverà un capitolo importante della storia europea, ma preoccupano le tensioni alimentate da sinistra, perfino da esponenti con cariche istituzionali, che stanno aizzando la piazza contro partiti democraticamente eletti. In caso di disordini – sottolinea il Carroccio – se ne assumeranno la responsabilità».

A Firenze, infatti, domenica sfileranno due manifestazioni di protesta contro la presenza dell’estrema destra in città. A rispondere alla Lega è quindi il sindaco di Firenze Dario Nardella: «Io responsabile? Sono tutte provocazioni. Chiedo a tutti di non cadere in queste provocazioni. Quello di mischiare la provocazione al vittimismo è un atteggiamento tipico di certe forze politiche, ormai li conosciamo», osserva il sindaco a margine di un evento in Città metropolitana. Domenica mattina, spiega, «ci sarà una risposta democratica. Sarò presente all’iniziativa promossa dalla Rete democratica, che, sono certo, sarà assolutamente pacifica. Mi auguro che anche la manifestazione del pomeriggio», promossa dalla Firenze antifascista, «sia rispettosa: esprima una sana e anche radicale critica, ma senza mai andare oltre».

Altrimenti, avverte Nardella, «si farebbe un regalo alla Lega che già oggi in via preventiva lancia messaggi vittimistici, sperando che qualcuno, domenica pomeriggio, vada oltre i toni ammissibili in modo da poter fare le vittime di una sinistra intollerante». Firenze, ribadisce, «è una città democratica. Noi, a differenza loro, sappiamo accogliere chiunque. Per questo – conclude Nardella – spero che tanti cittadini espongano una bandiera, un segnale, un simbolo, che faccia riferimento all’Europa».

Sorgente: Wilders, dopo le elezioni in Olanda, non andrà a Firenze da Salvini – La Stampa

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