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Ieri a #Torino la #polizia ha manganellato senza alcuna ragione studenti decisamente inermi (lo provano i video) che contestavano GiorgiaMeloni.

. Uno scempio del diritto di parola e di protesta e atti di violenza tanto squallidi quanto inutili. Girano un numero sufficiente di video per essere certi che cosi’ sia stato. Si sono visti agenti violenti e incapaci guidati da dirigenti incompetenti e privi di professionalita’. L’unica cosa che sembrava animare i “tutori dell’ordine” era il disprezzo “ideologico e antropologico” per chi gli stava di fronte. Oggi come sessant’anni fa, la polizia di stato continua a essere uno dei peggiori simboli di uno stato che non e’ mai stato de-fascistizzato e, proprio per questo, e’ incompetente. Quindi dannoso per quegli stessi cittadini che dovrebbe invece servire. La mia passione ideologica o sentimentale per il “corteo continuo” non e’ zero, e’ negativa. Ma il diritto di parola e protesta pacifica e’ sacro e inviolabile. Questo governo e, devo dire, in parte anche i precedenti, sembra non comprenderlo. Soprattutto, sembrano incompatibili con un paese liberal-democratico i comportamenti delle “forze dell’ordine” in queste e simili occasioni di relazione con i cittadini. Riformare lo stato italiano vuol dire e richiede riformarne radicalmente i corpi di polizia. Renderli davvero super partes, a-ideologici e, soprattutto, professionali e competenti. L’abuso continuo porta al degrado e alla violenza sociale diffusa.

da X (Michele Boldrin)
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