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Il consenso dell’UE e della NATO sull’armamento dell’Ucraina e sulle sanzioni alla Russia sta cominciando a incrinarsi.
Più recentemente, il 30 settembre, il partito della socialdemocrazia slovacca (SMER-SD) ha vinto le elezioni parlamentari in Slovacchia su una piattaforma critica nei confronti dell’UE e della NATO. Hanno chiesto di fermare tutte le spedizioni di armi verso l’Ucraina e di attribuire la colpa della guerra all’Occidente e a Kiev.

Il leader del partito SMER-SD ed ex primo ministro Robert Fico, parlando a una manifestazione la scorsa settimana, ha affermato che, se il suo partito vincerà le elezioni “non invierà un solo colpo [di munizioni] in Ucraina”. Ha anche criticato le sanzioni dell’UE contro la Russia definendole inefficaci e dannose.

Questo voto riflette l’opinione popolare in Slovacchia. Un sondaggio Globsec di marzo ha rilevato che il 51% degli slovacchi ritiene che l’Occidente o l’Ucraina siano “i principali responsabili” della guerra.

 

 

Tuttavia, la vittoria di SMER-SD è arrivata con il 23,3% dei voti, non con la maggioranza. Per attuare queste politiche, il partito dovrà formare un governo di coalizione con altri partiti.
Se attuata, questa politica estera rappresenterebbe una svolta di 180 gradi rispetto alla posizione dell’attuale governo. La Slovacchia è attualmente uno dei maggiori donatori europei all’Ucraina in termini di percentuale del suo prodotto interno lordo. Membro sia della NATO che dell’UE, la nazione ha fornito all’Ucraina veicoli corazzati, obici e la sua intera flotta di aerei da combattimento MiG-29 dell’era sovietica.

Manifestazioni contro la Nato a Bratislava

Confinante con l’Ucraina, la Slovacchia ha aperto i suoi confini ai rifugiati in fuga dalla guerra. È anche uno dei paesi più poveri d’Europa, dove c’è un urgente bisogno di denaro per i servizi interni, non per la guerra.Manifestazioni contro la Nato a B

 

 

I risultati in Slovacchia e i sentimenti della gente sembrano essere la tendenza nell’Europa centrale e non l’eccezione. Anche Ungheria, Polonia e Serbia stanno mettendo in discussione il consenso dell’UE sul sostegno all’Ucraina e sulle sanzioni alla Russia, con la richiesta di utilizzare i soldi per le priorità interne.

Joyce Chediac è un’autrice di Peoples Dispatch .

da People’s Dispatch

Traduzione: Gerard Trousson

La Slovacchia si allontana dall’UE-e dalla NATO sull’Ucraina