Proprio nei giorni scorsi il partito aveva annunciato di voler presentare un candidato cancelliere alle prossime federali, nel 2025. E del resto i sondaggi mostrano che l’ultradestra, in Germania sorvegliata dai servizi interni per le sue posizioni estremiste, sta raccogliendo forti consensi. Negli ultimi rilevamenti Afd ha raggiunto il 19-20%, sorpassando addirittura i socialdemocratici di Olaf Scholz, al 18, e piazzandosi al secondo posto dopo i conservatori della Cdu-Csu.
Cinquant’anni, avvocato, Sesselmann, che era risultato in vantaggio al primo turno l’11 giugno, ha vinto con una campagna elettorale che ha messo al centro temi molto sentiti dalla cittadinanza, soprattutto nell’Est del Paese, come la lotta all’inflazione, l’opposizione alla svolta sui termosifoni ecologici voluta dai verdi e l’aumento dei rifugiati in arrivo in Germania. Il ministro dell’Interno della Turingia, Georg Maier, Spd, ha commentato la sua vittoria come “un segnale di allarme per tutte le forze democratiche”, chiamate adesso a “mettere da parte gli interessi di partito per difendere la democrazia”.
Il successo di Afd in questo Land è particolarmente insidioso per gli altri partiti, dal momento che si tratta della regione del controverso Bjorn Hoecke, leader del partito a livello locale, recentemente denunciato per aver utilizzato una formula chiaramente nazionalsocialista – “Tutto per la Germania!” – durante un comizio. Solo l’ultima di una lunga serie di uscite che fanno catalogare l’ex insegnante di storia come un vero e proprio estremista. Il Landkreis di Sonneberg è il più piccolo della Germania, e gli aventi diritti al voto erano 48mila. La partecipazione al voto è stata del 59,6%. Pur essendo avvenuta solo in una piccola realtà rurale, e molto conservatrice, la vittoria di Afd, a dieci anni dalla sua fondazione, viene conside