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Nel 2021 la percentuale era arrivata al 24,4%, ma i dati Eurostat 2022 segnalano una diminuzione sensibile. Nonostante questo, l’Italia è all’ultimo posto in Europa per i Neet, ovvero le persone comprese in età tra i 15 e i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in percorsi di formazione. I ragazzi Neet nel nostro Paese sono il 17,7%, mentre le ragazze sono il 20,5%. Il dato italiano dei giovani uomini Neet è il più alto tra i Ventisette, davanti a Romania (14,5%) e Grecia (14,1%). Per le giovani donne, invece, l’Italia fa registrare il secondo peggior tasso Ue, preceduta soltanto dalla Romania (25,4%) e seguita dalla Bulgaria (17,4%). Nel complesso, i giovani italiani che non studiano e non lavorano sono il 19%. Lo scorso anno in Ue i Neet erano più di un giovane su dieci, l’11,7%, in calo di 1,4 punti percentuali rispetto al 2021. Tra i paesi Ue nel 2022 si sono registrate ampie variazioni. La percentuale infatti varia dal 4,2% nei Paesi Bassi a una quota quasi 5 volte superiore in Romania (19,8%). Il Paese dove si registra il dato più alto che riguarda le giovani donne è la Romania con il 14,5%.

I dati mostrano che, nel 2022, un terzo dei Paesi membri della Ue aveva già raggiunto l’obiettivo del 9% al 2030, trovandosi al di sotto del target stabilito. Si tratta di Paesi Bassi (4,2%), Svezia (5,7%), Malta (7,2%), Lussemburgo (7,4%), Danimarca (7,9%), Portogallo (8,4%), Slovenia (8,5%), Germania (8,6%) e Irlanda (8,7%). Nella maggior parte dei Paesi si riscontra una differenze tra le quote di giovani donne e uomini Neet. Nel 2022, il la quota è del 13,1% per le giovani donne, mentre al 10,5% per i giovani uomini. Il tasso più basso per entrambi i sessi si registra nei Paesi Bassi: 3,8% per i giovani uomini e 4,6% per le giovani donne. In quattro Paesi invece le quote di giovani donne Neet sono inferiori a quelle degli uomini: Lussemburgo (6,9% donne vs 7,9% uomini), Finlandia (8,8% vs 10,3%), Belgio (9,1% vs 9,3%) ed Estonia (9,2% contro 11,9%). Durante l’ultimo decennio, viene rilevato, si è registrata una significativa diminuzione della quota di giovani adulti Neet. Nel 2012 l’Ue ha registrato un tasso del 16%, che ha raggiunto il picco nel 2013 (16,1%) per poi iniziare una costante diminuzione. Un’eccezione si è verificata nel 2020, quando l’indicatore ha raggiunto il 13,8% durante la pandemia (dal 12,6% del 2019), ma da allora ha continuato il suo trend decrescente, raggiungendo l’11,7% nel 2022.

Sorgente: Italia la peggiore in Europa per i Neet: i giovani che non studiano e non lavorano sono il 19% – Il Fatto Quotidiano

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