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Bologna, le nuove tariffe in vigore dal 16 gennaio, ma i biglietti già emessi restano validi. La società Marconi Express: «Abbiamo contenuto i rincari». La Lega: un fallimento

Anno nuovo, tariffe nuove. Il 2023 porta in dono al People mover un aumento delle tariffe che scatterà da lunedì 16 gennaio. Solo che stavolta, complice un’inflazione che in Italia galoppa ormai oltre l’11% e costi dell’energia elettrica ancora pesantissimi, la navetta di collegamento veloce stazione-aeroporto vedrà crescere la sua tariffa standard di quasi il 20% portando il biglietto a 11 euro.

Non è la prima volta che la monorotaia, reduce da oltre due anni di disagi e problemi tecnici che hanno creato frizioni fortissime tra Marconi Express e gli enti locali, va incontro a un aumento dei biglietti. Dai 7,50 euro immaginati quando l’opera era ancora un progetto su carta si era arrivati agli 8,70 euro dell’inaugurazione a fine 2020. All’inizio dello scorso anno le nuove tariffe, «previste dalla convenzione e approvate dal Comune di Bologna», avevano portato a 9,20 euro il costo di una corsa stazione-aeroporto (o viceversa), con una crescita del 5,75% rispetto all’anno precedente. Stavolta l’adeguamento, che scatterà lunedì, è decisamente più pesante: 11 euro il biglietto standard, +19,57% rispetto al 2022, mentre l’andata e ritorno (da effettuare entro 30 giorni dalla prima tratta ) passerà a 20 euro, 3 euro in più di quanto previsto finora.

Corsa all’acquisto dei biglietti prima dei rincari

La nuova tariffa per le famiglie — fino a 2 genitori con un massimo di 3 figli tra i 5 e i 16 anni — arriverà a 22 euro per l’andata (erano 19) e 42 euro per l’andata e ritorno (contro 36). I gruppi di almeno 10 persone pagheranno 9 euro a componente (erano 7,50) per un biglietto di sola andata e 17 euro (2 euro in più) per un ticket andata e ritorno. Aumenterà anche la tariffa per la tratta stazione centrale-Lazzaretto, che passerà da 1,70 euro a 2 euro, mentre l’abbonamento mensile per gli addetti dell’aeroporto sarà di 68 euro. Chi vorrà fare scorte per il 2023, evitando i rincari di quest’anno, potrà farlo nei prossimi giorni: tutti i titoli acquistati entro il 15 gennaio saranno validi e utilizzabili entro un anno dall’acquisto.

Marconi Express: «Fatto il possibile per contenere i rincari»

Marconi Express, reduce da un anno sicuramente migliore dei precedenti (fino al 30 novembre 2022 i passeggeri della monorotaia sono stati 1.340.114), sottolinea in un comunicato di aver fatto il possibile per contenere gli aumenti. «Secondo le formule contrattuali, i rincari energetici avrebbero determinato per il 2023 un aumento di circa il 40% di tutte le tariffe, a partire da quella standard, che avrebbe avuto un valore di 12,80 euro. Marconi Express — scrive la società di gestione della monorotaia — ha invece stabilito di concedere una riduzione alle tariffe applicabili, con l’intento di contenere la variazione al di sotto del 20%, così da venire il più possibile incontro alle esigenze degli utenti».

La Lega: pietra tombale sul servizio

Spiegazioni che non bastano però a convincere l’opposizione di centrodestra in Consiglio comunale, da sempre contraria alla navetta stazione-aeroporto. «L’aumento delle tariffe del People mover, purtroppo previsto da tempo anche se il Comune lo negava, è una pietra tombale su questo servizio», scrive la capogruppo della Lega a Palazzo d’Accursio, Francesca Scarano, per cui l’impatto dei nuovi rincari non aiuterà di certo a «invogliare a salire su un mezzo che ha notevoli problemi tecnici». A maggior ragione con le nuove tariffe il People mover, aggiunge Scarano, «è (quasi) competitivo rispetto a un taxi, su cui si può salire quando e come si vuole, solo in caso di utente singolo. Già in due, l’auto diviene più che conveniente». Quasi 2 euro di aumento, conclude la leghista, «sbugiardano tutta la pretesa sensibilità e attenzione ecologista della giunta, visto che conviene utilizzare l’auto».

orgente: Corriere di Bologna

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