Il decreto Piantedosi sulle Ong? “Non è emendabile, va solo abrogato“. A rivendicarlo sono state diverse Organizzazioni non governative, nel corso di una conferenza stampa promossa da Riccardo Magi (+Europa) dal titolo “Gli ostacoli al salvataggio in mare introdotti dal Dl sicurezza”, in merito al provvedimento del ministro dell’Interno, varato a fine anno dal Consiglio dei ministri. Un decreto che reintroduce norme più severe e stringenti per le attività di soccorso in mare, dallo stop ai soccorsi multipli (a meno che non siano richiesti dalle autorità della zona Sar) e al trasbordo dei naufraghi, all’obbligo di chiedere il porto di sbarco all’Italia immediatamente dopo aver effettuato il primo salvataggio, con la previsione di multe e sanzioni fino a 50mila euro per chi non rispetta le norme. Un pacchetto di norme contro le quali si scagliano le organizzazioni che da anni salvano vite in mare, da Msf a Emergency, passando per Resq, Sea-Watch, Mediterranea Savin Humans, Open Arms, sentite poi in audizione presso le commissioni riunite Affari costituzionali e trasporti di Montecitorio.
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