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Mercoledì 25 maggio a Reggio Calabria, in Corte d’appello, è iniziato il processo di secondo grado a carico – tra gli altri – di Mimmo Lucano, 64 anni, ex sindaco di Riace, condannato in primo grado dal Tribunale di Locri a una pena pesantissima, 13 anni e 2 mesi di reclusione: addirittura quasi il doppio rispetto alla richiesta della pubblico ministero, pari a 7 anni e 11 mesi.

L’accusa per Lucano è quella di…solidarietà, che in Tribunale è stata tradotta nelle surreali contestazioni per associazione per delinquere, truffa, peculato, falso e abusi d’ufficio.

Insieme a Lucano condannate altre 17 persone a pene varianti tra i 9 anni e 10 mesi ed i 4 mesi di reclusione. Lucano, nel processo d’appello, sarà difeso, come in primo grado, dagli avvocati Andrea Daqua e Giuliano Pisapia, che nel ricorso presentato contro la sentenza hanno parlato di “lettura forzata, se non surreale, dei fatti”..tesa a “dichiarare a ogni costo responsabile Lucano”.

Il processo d’appello è partito con le relazioni dei giudici a latere, che riprenderanno il 6 luglio.

L’intervista a Francesco Cirillo, compagno e attivista calabrese che da diversi anni segue la vicenda di Riace. Ascolta o scarica

da Radio Onda d’Urto

Sorgente: Al via il processo d’appello per Mimmo Lucano, accusato di solidarietà – Osservatorio Repressione

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