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Ancora un naufragio di migranti, ancora morti nel Mediterraneo centrale. Stavolta è avvenuto davanti alle coste della Tunisia: una barca si sarebbe rovesciata e le 30 persone che erano a bordo sono finite tutte in acqua. La Guardia costiera tunisina, come fa sapere l’agenzia Tap, «ha recuperato i corpi di 2 migranti e ne ha salvati altri sette». Nessuna notizia degli altri che pure le autorità starebbero ancora cercando. Il naufragio è avvenuto al largo di Chebba, nel governatorato di Mahdia, tra Sfax e Monastir, e di fronte all’isola di Lampedusa. Morti e sopravvissuti sono tutti tunisini e venivano da quell’area. Nelle stesse ore, poco più a Ovest nella zona di Monastir, sempre la Guardia costiera tunisina ha sventato cinque diversi tentativi di traversata verso le coste italiane e le persone che erano a bordo delle imbarcazioni, un numero imprecisato la maggior parte di paesi subsahariani, sono state arrestate, come ha reso noto un sindacato di marittimi della città tunisina.

La Sea Watch 3, nave dell’omonima Ong tedesca, ha invece effettuato due interventi di soccorso: nel primo ha tratto in salvo 66 persone che erano su una barca in difficoltà, al largo della Libia; tra loro, ha fatto sapere l’Ong, molti bambini e persone con problemi di deambulazione. Nel secondo sono stati recuperati 54 migranti che erano su un gommone. Ora la nave umanitaria ha a bordo 120 persone.

Sbarchi in queste ore si segnalano sia in Sicilia sia in Sardegna, ma anche in Spagna. A Lampedusa nella notte sono arrivate due barche di tunisini, una con 16 persone l’altra con 15. Nel pomeriggio, altre due imbarcazioni: prima 38, tra loro 3 donne e 9 minori, sette dei quali non accompagnati; poi 33, tra i quali due minori non accompagnati. Ora tutti i 102 arrivati con 4 sbarchi sono nell’hotspot dell’isola, al momento semi-vuoto.

 

All’alba, in 41 erano sbarcati direttamente sulla costa Sud della Sicilia, in territorio di Siculiana, nell’Agrigentino. I migranti sono stati avvistati già sulla Statale 115, alcuni andavano verso Agrigento altri in direzione opposta verso Ribera. Sono stati bloccati dalle forze dell’ordine e portati nella tensostruttura che si trova al porto di Porto Empedocle.

 

Quattro barche, nel corso della mattinata, sono arrivate anche sulle coste del Sud Sardegna, per un totale di 49 persone, tutte presumibilmente partite dall’Algeria e ora alloggiate nel centro di prima accoglienza di Monastir, a Nord di Cagliari.

Decine di sbarchi si segnalano anche in Spagna, terminale della rotta del Mediterraneo occidentale. In 203 su 16 barche sono arrivati in tre isole delle Baleari; altri 170 nel Sud Est della penisola iberica; 62 in Andalusia, nella stessa zona dove in mare sono ancora in corso le ricerche di dispersi di un naufragio avvenuto giovedì scorso e nel quale sono morte almeno 9 persone. Nel mare di Alboran è stata intercettata una barca con 8 persone partita dall’enclave di Ceuta, in Marocco. Infine, sbarchi anche nei territori spagnoli d’oltremare, sulle isole Canarie: almeno cento persone venerdì sera; tra loro, 44 erano su una imbarcazione su cui c’erano anche due cadaveri.

 

Migranti, un altro naufragio. Sbarchi in Sicilia e Sardegna

 

Stando agli ultimi dati forniti da Frontex, l’agenzia Ue per le frontiere esterne, quasi tutte le rotte migratorie verso l’Europa da inizio anno a settembre registrano percentuali di arrivi in aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un +68% complessivo che equivale a 133.900 migranti: sulla rotta del Mediterraneo centrale, tra Libia e Tunisia da una parte e Italia e Malta dall’altra, si registra un +87%; +19% sulla rotta del Mediterraneo occidentale (Marocco-Spagna); +93% attraverso quella delle Canarie nell’oceano Atlantico; +148% con la rotta terrestre dei Balcani; +1407% con la rotta terrestre che arriva ai confini nord-orientali dell’Ue. Unica eccezione, ma con numeri che proprio da settembre sono in risalita, la rotta del Mediterraneo orientale (Turchia, Grecia, Italia) con -17%.

Sorgente: Migranti, un altro naufragio. Sbarchi in Sicilia e Sardegna – La Stampa


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