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Il caro energia rallenta la filiera dello zinco. A fare i conti con i prezzi alle stelle, e rincari del 195 per cento, è la Portovesme Srl del gruppo Glencore, (operante nel polo industriale di Portovesme nel Sulcis Iglesiente) che ha attivato la procedura propedeutica all’ottenimento della cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi aziendale per 594 dipendenti. «Non è un problema di mercato finale né un fatto interno – premette Davide Garofalo, amministratore delegato -, tutto deriva dall’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie prime. Tutti i reagenti stanno aumentato. È anche vero che anche il metallo sta aumentando ma non tanto da compensare». Tutto legato ai costi dell’energia che hanno iniziato a lievitare da maggio e che «nelle ultime settimane ha raggiunto, e addirittura superato, i 300€/MWh». Importi alti anche a agosto(158.79€/MWh) e settembre (188.87€/MWh) soprattutto se rapportati ai 60-70€/MWh dello scorso anno. E non sono confortanti neppure le previsioni di ottobre con medie superiori ai 200€/MWh.Cingolani da’ l’allarme: rischio impennata bollette del 40%Ammortizzatori socialiDa qui la decisione di avviare il percorso per l’attivazione degli ammortizzatori sociali della durata di un anno per i dipendenti diretti (complessivamente attorno allo stabilimento metallurgico non ferroso operano, tra appalti e contrattisti, circa 1.300 persone).

Sorgente: Glencore ferma le linee di produzione dello zinco Cig per 594 in Sardegna – Il Sole 24 ORE

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