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Ilfattoquotidiano.it ha ricevuto decine di storie di percettori. Tra chi è in grado di lavorare il desiderio di sostituire il sussidio con uno stipendio – e il disagio provato nel sentirsi definire “fannulloni” – è una costante. Ma i centri per l’impiego quasi mai aiutano. E molti beneficiari sottolineano la necessità di rendere efficienti le politiche attive i meccanismi di incrocio tra domanda e offerta. Altrimenti, spesso, l’unica alternativa è il lavoro irregolare (e chi lo rifiuta viene bollato come “infame”, racconta Danilo). Poi c’è chi ha un’occupazione ma guadagna talmente poco che senza un aiuto non ce la farebbe. Raccontate le vostre storie scrivendo a [email protected]

Sorgente: Reddito di cittadinanza, i percettori e il lavoro: “Continuo a cercare, offerte solo in nero e non più di 700 euro al mese. E sono laureato”. “Un posto ce l’ho, ma prendo 290 euro” – Il Fatto Quotidiano


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