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Il governo greco inasprisce le misure di sicurezza nei campi profughi. Muri alti 3 metri in cemento rappresentano ufficialmente un sistema di protezione contro eventuali intrusioni dall’esterno, ma sono stati criticati dalle associazioni di diritti umani perché ritenute capaci di aumentare l’isolamento degli ospiti dal resto del mondo.

È così anche in campi profughi presi come esempio e dove vengono svolte numerose attività da parte di associazioni di volontariato per favorire l’integrazione.

Eleonas, 2 mila richiedenti asilo alla periferia di Atene

Eleonas Camp si trova ad Atene, ma è ben lontano dai siti archeologici presi d’assalto dai turisti in questi giorni di ripartenza. Per raggiungerlo bisogna prendere la linea blu della metropolitana e scendere alla fermata di Eleonas. Da lì si percorre un chilometro circa fino ad Agiou Polikarpou, in un’area industriale piena di rifiuti all’inverosimile. Dove il silenzio è totale e rotto solo dal passaggio di alcuni camion sotto il sole cocente che sfiora i 40 gradi. Le visite all’interno non sono gradite. Anzi, si viene respinti con fermezza. Ma l’unico portone che si affaccia sulla pubblica via è aperto ed è facile entrare.

All’esterno è stato appeso un manifesto che recita:

«Le politiche migratorie sono veri e propri atti di guerra. Respingimenti illegali, morti all’interno dei campi per negligenza delle autorità, interruzione dei servizi di asilo, nuove mura erette attorno ai cosiddetti campi aperti».

È firmato Viktoria Square, dal nome della piazza di Atene dove si radunano i migranti senza una dimora che si mischiano con i locali, perché la Grecia è un paese che sta faticando e la mattina presto c’è l’assalto ai cassoni dei rifiuti per racimolare qualcosa. Lungo i muri esterni di Eleonas si leggono scritte del tipo “Freedom to refugees“, libertà ai rifugiati.

Ci sono tanti bambini, centinaia e centinaia di bambini. Dentro una miriade di container e piccole tende per dormire. Ci sono tra le 1.500 e le 2.000 persone ospiti ad Eleonas, nessuno sa indicare un numero preciso. I bambini escono lungo la strada per giocare perché gli spazi all’interno sono minimi.

Sorgente: Migranti in Grecia: situazione drammatica nel campo profughi di Atene

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