“Mi sono ritirato dalla formazione del governo”, ha detto ai giornalisti. “E che Dio salvi questo paese.”

Secondo quanto riferito, Hariri parlerà degli sforzi falliti di formazione del governo in un’intervista televisiva giovedì successivo. Il suo ufficio ha rifiutato di commentare ad Al Jazeera.

Lo stallo politico persiste dalla riconferma di Hariri lo scorso ottobre, nonostante le pressioni diplomatiche di Francia, Arabia Saudita e Stati Uniti. L’Unione europea ha minacciato di applicare sanzioni ai funzionari libanesi.

Hariri ha proposto mercoledì un governo di 24 ministri, che secondo i media locali ha dato ad Aoun otto ministri, inclusi i ministeri della Difesa e degli Esteri.

Hariri è stato in disaccordo con Aoun sulla dimensione e la distribuzione di un nuovo governo. Aoun ha accusato la proposta di Hariri di mancare di rappresentanza cristiana e di respingere il sistema di condivisione del potere settario del Paese, mentre Hariri ha accusato Aoun di volere una partecipazione troppo ampia al governo.

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