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Una misura interdittiva è stata notificata anche al provveditore delle carceri della Campania Antonio Fullone. La decisione del gip nell’ambito dell’inchiesta per presunti maltrattamenti risalenti al 6 aprile 2020, durante le proteste avvenute nel carcere campano in pieno lockdown. Due mesi dopo erano arrivati agli agenti avvisi di garanzia per reati di tortura, violenza privata e abuso di autoritàdi F. Q. | 28 GIUGNO 2021Stando alle testimonianze dei familiari dei detenuti, alcuni sono stati denudati e poi picchiati, insultati, colpiti con i manganelli. Costretti a radersi barba e capelli e poi minacciati e sbattuti in isolamento. Storie di presunti maltrattamenti risalenti al 6 aprile 2020, durante le proteste avvenute nel carcere di Santa Maria Capua Vetere in pieno lockdown. Ora i carabinieri di Caserta stanno eseguendo 52 misure cautelari emesse dal gip nei confronti di agenti del corpo di polizia penitenziaria coinvolti negli scontri. Una misura interdittiva è stata notificata anche al provveditore delle carceri della Campania Antonio Fullone.La protesta di aprile era stata innescata da centinaia di carcerati dopo la notizia di un caso di positività al Covid-19 tra le mura dell’istituto casertano, dove vennero inviati da Napoli contingenti dei reparti speciali della Penitenziaria. La successiva inchiesta era stata avviata a seguito delle denunce, da parte di alcuni detenuti, di violenze avvenute nei loro confronti come “punizione” per la rivolta.

Sorgente: Santa Maria Capua Vetere, misure cautelari per 52 agenti penitenziari coinvolti negli scontri con i detenuti il 6 aprile 2020 – Il Fatto Quotidiano


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