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Dieci giorni di tempo per cancellare il murale dei partigiani a casa Manfredi a Villa Sesso: rappresenta una distrazione potenzialmente fatale per gli automobilisti in transito lungo la carreggiata sud dell’A1 in direzione Bologna.

Il murales al centro della querelle
Il murales al centro della querelle

L’ultimatum

L’ultimatum è quello di Autostrade per l’Italia che ha avvertito Istoreco, l’istituto per la Storia e la Resistenza, che aveva voluto l’opera nell’ex sede del comitato provinciale dei Gap, per rendere omaggio alla memoria dei Martiri per la Resistenza appartenenti alle famiglie Manfredi e Miselli di Villa Sesso: le immagini dei martiri del fascismo e su tutti, a svettare, la scritta «Partigiano Reggiano» e una citazione del cantante Zucchero Fornaciari. La vicenda è stata riportata dalla redazione locale del Resto del Carlino. Ma per il codice della strada non ci dovrebbe essere nulla ai lati delle corsie che possa distrarre chi è alla guida. Per lo più l’opera di street art, inaugurata a settembre dell’anno scorso, sarebbe stata realizzata senza alcun permesso. Autostrade, già in una mail del 22 aprile, aveva contestato che «il murales citato visibile dal tracciato autostradale, per sua natura, forma, dimensione, contenuto e posizione era fonte di grave pericolo per la sicurezza della circolazione, nonché sprovvisto di autorizzazione». E ora avverte: «Risulta ancora oggi irregolare, abusivo e illegittimo».

Multa salatissima

Risultato: dieci giorni di tempo per farlo sparire, se così non fosse «in caso di esito negativo – fa sapere Autostrade – si chiede alla polizia stradale cortese collaborazione al fine di adottare ogni azione opportuna nei confronti dei trasgressori». Il rischio è quello che venga staccata una multa alquanto salata, che potrebbe arrivare fino a 19mila euro.

L’opposizione del sindaco di Reggio Emilia: «Non lo cancelleremo»

«Non cancelleremo il murale Partigiano Reggiano. Casa Manfredi è simbolo della Resistenza. Siamo in contatto con Autostrade, troveremo assieme una soluzione». Così il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, interviene sulla diffida inoltrata da Autostrade al Comune in cui si chiede di rimuovere l’opera che si affaccia sulla A1 perché potenzialmente pericolosa in quanto può distrarre i viaggiatori. Il murale «è parte integrante del nostro Dna – continua il sindaco in una nota – Ricorda un fatto gravissimo, un rastrellamento nazifascista. Quel luogo è un monumento vivente che sorge a Villa Sesso da decenni. Il dipinto valorizza la storia e l’esempio dei fratelli Manfredi, il sacrificio dei Miselli, la sofferenza indicibile patita da tante famiglie e da una frazione storica della nostra città, ed è stato realizzato sulla facciata della loro casa natale. Non contiene alcuna comunicazione commerciale, non è una insegna, un cartello, un manifesto o un impianto pubblicitario».Vecchi infine annuncia di voler trovare una mediazione con Autostrade: «La distanza dalla carreggiata, circa 50 metri dal centro, e la tipologia del murale non riteniamo vogliano in alcun modo indurre a confusione gli automobilisti, rispetto alla segnaletica verticale presente a lato della strada. Siamo certi che risolveremo in breve tempo la vicenda, autorizzando quanto è stato fatto. Siamo disponibili a valutare l’eventuale piantumazione di una quinta arborea per renderlo meno visibile dall’autostrada, se questo suggerisce il buon senso rispetto al tema della sicurezza stradale».

Sorgente: Reggio Emilia, scontro tra Autostrade e Comune sul murales Partigiano Reggiano – CorrierediBologna.it

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