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di Chiara Cruciati – Il Manifesto

Roma, 26 aprile 2021, Nena News – «Sardegna Pulita e DonneAmbienteSardegna accolgono positivamente la decisione del Tar del Lazio di respingere il ricorso presentato da Rwm Italia, tendente all’annullamento/sospensione della revoca delle licenze per vendita di armamenti alla coalizione militare a guida saudita».

Così due delle associazioni più attive sul territorio contro la produzione e la vendita di armi ai Saud hanno commentato la decisione del Tar di non accogliere la richiesta del braccio italiano della tedesca Rheinmetall.

Lo stop alla vendita di armi all’Arabia saudita e agli Emirati (impegnati dal 2015 in una sanguinosa operazione militare contro lo Yemen) era giunta lo scorso 29 gennaio quando il governo italiano aveva revocato le licenze, già autorizzate ma non consegnate, a Riyadh e Abu Dhabi (12.700 bombe).

A essere definitivamente revocate erano state le forniture autorizzate dopo l’inizio del conflitto e ancora non consegnate: oltre 12.700 bombe che non finiranno negli arsenali sauditi ed emiratini, spiegarono all’epoca le organizzazioni che da anni si battono per il rispetto della legge 185 del 1990 (che vieta di inviare armi a paesi in conflitto o violatori di diritti umani), Amnesty Italia, Comitato Riconversione Rwm, Fondazione Finanza Etica, Medici senza Frontiere, Movimento dei Focolari, Oxfam Italia, Rete Italiana Pace e Disarmo, Save the Children Italia, European Center for Constitutional and Human Rights e Mwatana for Human Rights.

La decisione – che recepiva la risoluzione a firma Yana Chiara Ehm (M5S) e Lia Quartapelle (Pd) approvata lo scorso dicembre dalla commissione esteri della Camera – riguarda sei autorizzazioni per missili e bombe d’aereo, di cui 20mila ordigni approvati dal governo Renzi per un valore di 411 milioni. Sono le stesse che il governo Conte 1 aveva sospeso nel luglio 2019 e che rappresentano quasi la metà di tutte le autorizzazioni concesse negli ultimi cinque anni. Resta inoltre in piedi la sospensione della concessione di nuove licenze a favore di Abu Dhabi e Riyadh.

Rwm aveva mosso ricorso al Tar parlando di misura «ad aziendam»: «Si è tenuto conto del danno economico (almeno 250 milioni di euro) derivante all’azienda?», si chiedeva l’ad di Rwm Fabio Sgarzi alla vigilia della decisione del Tar. Dal 2019 l’azienda parla di grave crisi (giustificando così anche casse integrazioni e mancati rinnovi di contratto), ma di fatto – lo scrivevamo lo scorso 15 novembre – ha in essere commesse milionarie con Qatar e Turchia.

Sorgente: YEMEN. Il Tar boccia il ricorso di Rwm: “Niente armi ai sauditi”

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