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Quando Jake Angeli, lo sciamano di QAnon, è stato arrestato, non ha mangiato per giorni perché il cibo della prigione non era biologico. A qualcuno sarà sembrata solo una delle stranezze di un tipo alquanto bizzarro. «Invece è un sintomo di ecofascismo, una delle varie declinazioni della “conspiritualità”: la sovrapposizione fra pensiero complottista e spiritualità New Age che ormai costituisce l’humus del pensiero antisistema».Lo spiega Luigi Corvaglia del Centro Studi Abusi Psicologici – CeSAP ed esperto di dinamiche settarie, che da anni lavora e cerca di orientarsi in un universo, quello delle sette, in continua evoluzione.L’imperativo è rinnovarsi per stare al passo coi tempi: così oggi si diffondono a macchia d’olio subculture, culti e movimenti che mescolano esoterismo, New Age e complottismo a ideologie fasciste e misogine. Santoni e guru, motivatori e coach, attingono dal substrato di vecchie e nuove religioni, che viene inghiottito e rigurgitato sotto nuova forma negli ambienti più estremi, quelli che vivono nel mondo virtuale ma poi si riversano con tutta la loro violenza su quello fisico. Il confine si fa sempre più labile. Le dinamiche e le conseguenze sempre più convergenti. E QAnon è solo la punta dell’iceberg.Secondo Corvaglia, quella che sta emergendo e che si è nutrita di nuova forza grazie alla pandemia è una nuova concezione delle sette: «Non c’è più solo il gruppo chiuso, ma prende piede una sorta di cultura condivisa virtuale, in cui le dinamiche sono molto simili a quelle delle sette tradizionali: adesione fanatica alla causa, divinizzazione di un leader, divisione del mondo in buoni e cattivi». Non solo: «L’ultimo anno è stato quello dell’esplosione della filosofia New Age e del compimento del processo della sua fecondazione con idee di estrema destra. In tutto questo, un fenomeno planetario come QAnon ha giocato un ruolo centrale». Lo stesso sincretismo si era già palesato nel continente fra l’estate e l’autunno 2020, con le manifestazioni contro le misure anti-covid frequentate da estremisti di destra che innalzavano cartelli con l’ormai noto logo “Q” insieme a bandiere del Reich tedesco. O quando a ottobre, a Berlino, un cuoco vegano, estremista di destra, tale Attila Hildmann, ha distrutto con una sostanza oleosa ben 70 opere d’arte in diversi musei. Lo chef, uno dei più noti divulgatori di Qanon in Germania si è giustificato dicendo che erano sataniche.Oggi come ieri le parole d’ordine dell’ecofascismo sono “sangue”, “patria”, “terra” e “confini”. Attinge dai dettami di Julius Evola, filosofo esoterico fascista, propina un’idea distorta di “ecologia profonda”. Mira a una nuova società post industriale che ripristini l’antico legame mistico con il territorio. Dalle teorie occulte del nazismo del XX secolo riprende l’idea del collegamento tra sangue e terra e vede nel progetto della natura l’ineguaglianza tra gli individui e le etnie. Da qui l’attenzione a un’alimentazione biologica e l’uso di medicine alternative, mescolate a componenti esoteriche e alla teosofia.Le sette ecofasciste sembrano aver scelto il tedesco come lingua d’elezione. In Germania e Svizzera tedesca le comunità di Anastasia, che fanno della commistione dell’ecologismo New Age e neonazismo il loro fulcro, sono in ascesa. I seguaci del credo “bionazista” vivono nei boschi vestiti da hippy o contadini medioevali. Xenofobi e fautori della superiorità della razza ariana, ritengono che il mondo sia nelle mani di un potentato occulto. E ovviamente per loro il Covid non esiste.In Francia la Miviludes, la Missione interministeriale di vigilanza e lotta alle derive settarie, è stata rivitalizzata per il “preoccupante aumento del numero di segnalazioni”, denunciate anche nella sua relazione di febbraio. Tra le derive settarie individua anche la Nouvelle Acropole. Secondo l’ente, dietro l’associazione che si occupa di ecologia e temi sociali, si cela un’ideologia di estrema destra e antidemocratica. O il ManKindProject, che proporrebbe corsi per ristabilire la virilità e, più o meno velatamente, diffonderebbe contenuti misogini.

Sorgente: Sangue, patria e ambiente: l’ecofascismo è il nuovo volto delle sette – L’Espresso

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