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Con la giornata di ieri, lunedì 15 marzo, le scuole di mezza Italia hanno di nuovo sospeso le lezioni in presenza per ricorrere alla didattica a distanza al 100%, non solo per superiori ma anche per medie, elementari, materne e nidi. Tuttavia, questa scelta complica non poco la vita di tutte le famiglie i cui figli sono costretti a seguire le lezioni da casa. Per molti di loro, infatti, ricorrere allo smart working è una strada difficile da percorrere, se non impossibile.

Non sembra avere la stessa opinione la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, che in un’intervista riportata dal quotidiano La Stampa, in edicola oggi, dinanzi all’affermazione della giornalista “Ma lo smart working dovrebbe servire per lavorare, non per occuparsi dei figli”, risponde:

«Bisogna intendersi sul concetto di smart working. Deve essere svolto in alcuni orari ma non è come avere l’orario di ufficio traslato a casa. È in modalità agile, da fare in forme diverse. Se il lavoro in modalità agile non è possibile, si può accedere al congedo parentale».

Congedo che prevede, però, una retribuzione al 50%. Inoltre, il decreto Covid non prevede l’erogazione del bonus babysitter a chi lavora in smart working, ma solamente a quelle categorie di lavoratori, come sanitari e forze dell’ordine, che devono necessariamente lavorare in presenza e non possono lavorare da casa. Nella prospettiva della Ministra, però, a questi lavoratori/lavoratrici i bonus non servono perchè basta lo smart working, è questo il senso delle sue parole e della scelta del Governo di non offrirli anche alle mamme che svolgono lavoro agile da casa, immaginate, con un bambino piccolo.

Dunque se per la ministra di Italia Viva è possibile lavorare da casa in modalità smart working e occuparsi al contempo dei figli – sarebbe interessante sapere cosa ne pensano i datori di lavoro….. -, la realtà ci dice che la maggior parte delle famiglie italiane in questi giorni è in forte difficoltà di fronte a questa soluzione.

Nonostante tutto, la renziana Bonetti promette che “«se la situazione di emergenza dovesse prolungarsi gli strumenti verranno potenziati. Faremo di tutto per sostenere le famiglie»”.

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Sorgente: «In Smart working ci si può occupare dei figli. Bonus baby-sitter non servono». Bonetti “shock” su La Stampa | TuttoLavoro24


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