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BOLZANO. E’ diventato un caso, in Alto Adige, la vicenda di una bambina di 9 anni – affetta da problemi respiratori – che non può portare la mascherina in classe. Dopo una lunga battaglia tra famiglie, il Consiglio di Stato sostiene ora le sue ragioni e la autorizza a non indossare nulla davanti a naso e bocca. Ma alcuni genitori, per protesta, hanno tenuto i loro figli a casa. Altri hanno addirittura presentato una denuncia ai carabinieri, sostenendo che in classe non vengono rispettate le misure anti-Covid.

 

Uno scontro fra diritti, entrambi per la salute. Per questa ragione si è arrivati fino al Consiglio di Stato, il cui verdetto pare non aver però risolto il nodo della questione.

 

La vicenda è stata raccontata dal quotidiano Alto Adige. Si è tentata una mediazione, spostando prima la classe in un ambiente più largo come la palestra. Ma quando la dirigenza scolastica ha ipotizzato pannelli di plexiglass sul banco della bimba già definita «no mask», la madre ha risposto con una diffida. A questo punto la preside ha chiesto al Comune una sala più grande per la classe. E il caso è arrivato fino sulla scrivania dell’assessore alla Scuola di lingua italiana, Giuliano Vettorato: «Sto lavorando per garantire il diritto all’istruzione e alla salute di tutti i bambini», dice telegrafico Vettorato.

Sorgente: “Ha problemi respiratori, può togliere la mascherina in classe”. Ma le altre famiglie protestano: “Un pericolo per noi” – La Stampa

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