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ULTIME DAL QUIRINALE: IL PRESIDENTE MATTARELLA HA CONVOCATO PER DOMANI, ALLE ORE 12, MARIO DRAGHI

La crisi in diretta. Il presidente della Camera: “Il mio mandato è finito, la maggioranza non c’è”

“Serve un governo di alto profilo, darò presto un incarico non politico”.

Così il capo dello Stato Sergio Mattarella dopo l’incontro al Quirinale con Roberto Fico. È dunque fallita l’esplorazione del presidente della camera, il gioco di veti incrociati fra i partiti della maggioranza ha chiuso al Conte ter: fumata nera per la mediazione del presidente della Camera. Fico è salito al Colle per riferire al presidente Mattarella. Il colloquio è durato circa 40 minuti. “Allo stato attuale permangono distanze alla luce delle quali non ho registrato l’unanime disponibilità di dare vita ad una maggioranza” tra le forze che sostenevano il precedente governo, ha dichiarato uscendo dal Quirinale il presidente della Camera. Ora è attesa per l’intervento del presidente Mattarella.

 

 

 

 

Secondo fonti di Italia viva, sia sui temi che sulla squadra, dal Mes al ruolo di Arcuri, non si sono registrate le aperture attese. In particolare, secondo le stesse fonti, Crimi aveva detto no alla richiesta di sostituire i ministri Alfonso Bonafede e Lucia Azzolina. In più, era stato “posto un veto” su Teresa Bellanova al ministero del Lavoro. Infine, l’offerta finale dei renziani era di accedere a sei miliardi di finanziamenti del Mes, ma anche su questo punto non sarebbe stato raggiunto l’accordo.

Per il Pd “la rottura è inspiegabile, Renzi rompe non con Conte, ma con gli alleati”, mentre i renziani parlano già di un possibile governo istituzionale. Per il vicesegretario dem Orlando, “Renzi voleva far saltare tutto fin dall’inizio. Credo che questa rottura si volesse e credo ci sia un disegno politico”. “Se Pd e M5s non aprono – spiega una fonte di Iv – ci affideremo al presidente della Repubblica. Se ci fosse lo spazio per un altro governo non presieduto da Conte sarebbe sbagliato se Pd e M5s non aprissero, non farebbero gli interessi del Paese”. Il M5S ha poi precisato di non aver mai posto veti. “L’unico loro obiettivo – ha attaccato il capo politico del M5s, Vito Crimi – è stato avere qualche poltrona in più”.

Renzi su Facebook riassume la trattativa politica dal suo punto di vista. “Bonafede, Mes, Scuola, Arcuri, vaccini, Alta Velocità, Anpal, reddito di cittadinanza. Su questo abbiamo registrato la rottura, non su altro. Prendiamo atto dei niet dei colleghi della ex maggioranza. Ringraziamo il presidente Fico e ci affidiamo alla saggezza del Capo dello Stato”.

È questa la fotografia delle trattative che sono riprese questa mattina al tavolo convocato da Roberto Fico.
Il dem Andrea Orlando si è rammaricato del no di Italia viva al suo “lodo” sulla prescrizione. E al laeder di Iv ha rivolto un tweet: “Per lui sulla giustizia ‘siamo allo zero assoluto’. Probabilmente sono stato invitato a un’altra riunione. Apertura su riforma penitenziaria, modifica prescrizione, intercettazioni… Non sprechiamo questa possibilità!”.

 

Le trattative che hanno preceduto la rottura

Renzi spingeva per arrivare al nuovo esecutivo entro la settimana e chiedeva subito un programma e un documento di sintesi. Proponeva anche la bicamerale per le riforme guidata dall’opposizione, insisteva sul Mes e diceva no allo spacchettamento dei ministeri. Tra i nodi irrisolti c’era anche quello che riguarda il commissario con l’incarico per la campagna vaccinale Domenico Arcuri. Si tratta di un mandato voluto dal premier Giuseppe Conte in prima persona, per il quale Iv chiede un avvicendamento e una svolta nella campagna vaccinale.

I Cinquestelle, pur sottolineando lo spirito costruttivo di tutti nonostante le “sensibilità diverse”, tuttavia avevano detto no alle proposte di Iv e rilanciato su reddito di cittadinanza, salario minimo, equo compenso e una riforma elettorale che reintroduca le preferenze. Mattarella aveva fatto sapere di volere continuità d’azione per i ministeri cui fanno capo crisi sanitaria e Recovery. E intanto, ricordando Antonio Segni nato 130 anni fa, citava uno dei messaggi alle Camere in cui il suo predecessore spiegava come fosse opportuno introdurre in Costituzione la non rieleggibilità del presidente della Repubblica.

Una modifica che avrebbe potuto “eliminare qualunque, sia pure ingiusto, sospetto che qualche atto del capo dello Stato sia compiuto al fine di favorirne la rielezione”. Meglio, quindi, non essere rieletti ma avere il potere di sciogliere le Camere piuttosto che il semestre bianco che può creare uno squilibrio di poteri in un momento politico grave.

La giornata in diretta.

Ore 21:07. Orlando: “Renzi aveva un disegno ben preciso”

“I fatti non mi hanno smentito, Renzi si sente stretto in questa alleanza nata come alternativa al centrodestra. Trovo stucchevole e assurdo che si parli ancora del carattere e della personalità di Renzi, si tratta di un uomo politico che ha un disegno ben preciso che il Pd deve leggere attentamente. Se pensiamo ancora che tutto questo sia riconducibile al suo carattere allora siamo di fronte a una pagina tremenda del nostro Paese”. Lo dice il vicesegretario Pd, Andrea Orlando, a Cartabianca su Rai3.

Ore 21:00. Di Battista contro Draghi: “L’apostolo delle élite”

Alessandro Di Battista gioca d’anticipo e stronca su Facebook Mario Draghi, mentre il nome dell’ex numero uno della Bce rimbalza nei palazzi romani alle prese con la crisi. “Repetita iuvant…”, scrive l’esponente M5S postando un suo articolo del 31 agosto scorso, pubblicato sulla testata online ‘Tpi.it’, in cui Draghi veniva etichettato come “l’apostolo delle élite”.

Ore 20:52. Scalfarotto a Di Stefano: “Poltrone? Noi gli incarichi li abbiamo lasciati”

“Mi pare che i tre nomi fatti dal mio ex collega Di Stefano siano tutti cari al M5S, dal che si capisce con chiarezza chi è qui che si preoccupa soprattutto di difendere i propri incarichi (o, come dice lui, ‘poltrone’). Noi, i nostri, li abbiamo lasciati. Si dia pace”. Lo scrive su twitter Ivan Scalfarotto di Iv.

 

 

 

Ore 20:50. Fonti Palazzo Chigi: “Conte mantiene doveroso riserbo”

l presidente del Consiglio Giuseppe Conte, dopo le dimissioni rassegnate al Capo dello Stato, “ha ritenuto di non dover assumere alcun ruolo o posizione pubblica in questa delicata fase per il Paese, nel rispetto dell’impegno profuso dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dal Presidente della Camera Roberto Fico. Come ricordato nei giorni scorsi, il Presidente del Consiglio non ritiene di dover rilasciare dichiarazioni mantenendo invece il doveroso riserbo sulla evoluzione della crisi di governo“. Lo sottolineano fonti di Palazzo Chigi.

Ore 20:40. Scalfarotto, anche Pd a settembre chiedeva svolta

“Il nostro miglior scenario è un governo politico in discontinuità con quello precedente. Non abbiamo chiuso a un governo istituzionale. Adesso deciderà il presidente della Repubblica”. Così Ivan Scalfarotto parlamentare di Italia viva ospite di Zapping su RaiRadio1. “Crisi inspiegabile? – prosegue Scalfarotto – Per noi inspiegabile è che il Pd per mesi abbia chiesto un cambio di passo e oggi dice che tutto andava bene: o a settembre il segretario Zingaretti fingeva dicendo che ci voleva una svolta, oppure quella svolta ci voleva. Noi pensiamo che ci voleva. Se si pensa che tutto stesse andando bene il governo con noi non si può fare: noi cerchiamo una discontinuità”.

Ore 20:33. Crimi: “Unico obiettivo Renzi poltrone, da lui veti”

Due giornate intense, il risultato credo sia chiaro a tutti. Abbiamo fatto passi avanti nei confronti di Italia Viva con un obiettivo: dare al Paese un governo che potesse affrontare le emergenze. Da Italia Viva abbiamo assistito ad attività quasi ostruzionistiche, con dei no a tutti i passaggi decisivi. L’unico loro obiettivo è stato avere qualche poltrona in più”. Lo ha detto il capo politico del M5s, Vito Crimi. “E’ Matteo Renzi ad aver posto dei veti”, ha aggiunto.

Ore 20:16. Fico telefona a Renzi e leader maggioranza prima di salire al Quirinale

Il presidente della Camera Roberto Fico, secondo quanto si apprende, prima di salire al Quirinale per riferire al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, circa l’esito del mandato esplorativo, ha sentito per telefono i leader della maggioranza e il leader Iv, Matteo Renzi.

Ore 20:00. Fonti Pd: “Da Renzi rottura non con Conte, ma con alleati”

“Renzi aveva fatto richieste sugli assetti di governo e poi è arrivata la rottura inspiegabile”. Così fonti Pd che sottolineano come, “nonostante la disponibilità della maggioranza ad accogliere Iv nel governo, Renzi ha deciso di rompere. Iv non può pretendere di scegliere i ministri degli altri partiti”. Una rottura, si rimarca, “non con Conte ma con gli alleati”.

Ore 19:40. Renzi: “M5S non cede su nulla”

“Crimi ha detto che non intendono cedere su nessuno a cominciare da Bonafede e Azzolina. Domenico Arcuri e Mimmo Parisi non si toccano. Possono sostituire la Catalfo solo se non ci va la Bellanova. E per vicepremier al momento e’ in ballo Fraccaro con Orlando”. Così Matteo Renzi in chat con i parlamentari di Italia Viva.

Ore 19:10. Delrio, distanze sono colmabili

“Abbiamo fatto un lavoro importante in questi due giorni con discussioni approfondite. Rimangono distanze, non solo con Iv, anche sull’impostazione di alcuni punti. Siamo fiduciosi che il lavoro per colmare le distanze possa essere fatto da chi dovrà formare il governo e scrivere il programma”. Lo dice il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio uscendo dalla sala della Lupa. “Il lavoro proficuo è stato fatto ma non sono state esaurite tutte le questioni”, ha concluso.

Ore 19:00. Vertice alleati-Renzi, fonti Iv: è rottura su Bonafede e Azzolina

Fumata nera questo pomeriggio a un vertice di Matteo Renzi con Dario Franceschini, Vito Crimi e Roberto Speranza per cercare un’intesa sulla nascita di un governo Conte ter. A quanto apprende l’Ansa da fonti di Italia viva, sia sui temi che sulla squadra, dal Mes al ruolo di Arcuri, non si sarebbero registrate le aperture attese. In particolare, secondo le stesse fonti, Crimi avrebbe detto no alla richiesta di sostituire i ministri Alfonso Bonafede e Lucia Azzolina. In più, sarebbe stato “posto un veto” su Teresa Bellanova al ministero del Lavoro.

Ore 18:41. Crisi: niente intesa su verbale tavolo programma, Iv dice no

Italia viva non sigla l’intesa con le altre forze presenti al tavolo sul programma. Secondo quanto viene riferito da fonti di maggioranza, per i renziani il verbale di fine lavori del tavolo non rispecchierebbe le diverse posizioni che si sono registrate in questi due giorni su alcuni temi. “Noi abbiamo chiesto il verbale, anzi un documento – hanno spiegato fonti Iv – solo che questo verbale non rappresenta le differenze di posizioni”. I renziani spiegano che “non siamo contro il verbale, lo abbiamo chiesto noi ma devono esserci raccolte tutte le posizioni, non si possono togliere i punti divisivi”.

Ore 16:11. Carelli lascia il M5S e passa all’opposizione

“Non senza sofferenza interiore annuncio la mia uscita dal Gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle. In questo modo dico addio ad un Movimento che ha perso la sua anima.”  Lo afferma il deputato Emilio Carelli nell’annunciare il suo addio ai cinquestelle. “Voglio propormi come aggregatore di una nuova componente “Centro – Popolari Italiani”, moderata, di centrodestra, per riunire gli scontenti e che vuole rappresentare il primo passo verso la costituzione di un nuovo gruppo parlamentare che vorrei in sintonia col Ppe”.

Ore 16:00. A Roma spunta una bandiera pro Draghi

Una bandiera italiana con il nome Draghi è spuntata nella parte alta di via Antonelli a Roma, appesa a una finestra.

 

 

 

Ore 14.52. Ripresa la riunione del tavolo sul programma

È ricominciata la riunione del tavolo di maggioranza sul programma che dovrebbe concludersi attorno alle 16. A verbalizzare l’esito della due giorni di lavori è Loredana De Petris, capogruppo di Leu al Senato.

Ore 14.45. Renzi: “Arrocco continuo sui temi proposti da noi”

“C’è un arrocco continuo sui temi proposti da noi”. Si è lamentato Matteo Renzi, durante la riunione coi parlamentari di Italia Viva

Ore 14.29. Renzi a Iv, fino all’ultimo cercheremo intesa

Finora non è stato fatto nessun passo avanti su nessun contenuto: “fino all’ultimo” proveremo a vedere se c’è una disponibilità a una mediazione. Lo avrebbe detto Matteo Renzi, a quanto si apprende, nel suo intervento in assemblea con i parlamentari di Italia viva.

Ore 14.19. Orlando a Renzi: “Su giustizia non sprechiamo occasione”

Renzi dice che su giustizia ‘siamo allo zero assoluto’. Probabilmente sono stato invitato a un’altra riunione. Apertura su riforma penitenziaria, modifica prescrizione, intercettazioni…Non sprechiamo questa possibilità!”. Lo scrive Andrea Orlando su Twitter.

Ore 14.15. Renzi ai suoi: nessun accordo, sulla giustizia zero assoluto

Matteo Renzi, nel corso dell’assemblea di Italia viva ha lamentato che il suo partito è “favorevole a un accordo, ma gli altri partiti non accettano nessuna mediazione sui temi grossi e non vogliono neppure mettere nulla per iscritto. Sulla giustizia zero assoluto”.

Ore 14.13. Boschi: “Passi avanti al tavolo? No, ci rivediamo tra un’ora”

“Passi avanti” sul programma di Governo? “No, ci rivediamo tra un’ora”, è la risposta della capogruppo Iv alla Camera, Maria Elena Boschi, durante una pausa del tavolo di Montecitorio. Il gruppo Iv è ora riunito in un’assemblea, convocata in vista della ripresa del Tavolo di Montecitorio previsto per le 14.30.

Ore 13.45. Crippa (M5s): “Proposta Orlando a noi va bene”

“Abbiamo condiviso che la proposta di Andrea Orlando di discutere in un secondo momento” la prescrizione “per noi va bene perché” con la riforma del processo penale “sono due temi strettamente collegati”, spiega il capogruppo del M5s alla Camera, Davide Crippa, al termine della mattinata di lavori del tavolo programmatico.

Ore 13.42. Tabacci: “Ci sarà un verbalino a fine lavori”

“Un documento no. Ma ci sarà un verbale, un verbalino, alla fine dei lavori che consegneremo a Fico”. Lo ha detto Bruno Tabacci, nella pausa dei lavori del tavolo del programma che si chiuderà nel primo pomeriggio.

Ore 13.20. Orlando: “Su norma Bonafede offerta via per soluzione”

“Ci sembrava utile offrire un contributo per sbloccare questa situazione e abbiamo avanzato una proposta per mettere in discussione quello che finora è stato un tabù: la immodificabilità della norma Bonafede”. Lo ha detto il vice segretario del Pd, Andrea Orlando, interpellato telefonicamente dall’Agi. “Partendo da quella che era stata la proposta di Walter Verini, mi sembrava importante mettere in moto un meccanismo positivo che chiedeva al M5s di rimuovere la immodificabilità. Dal M5s c’è stata una inattesa apertura, mentre da Italia Viva è arrivato un No. Speriamo di potere proseguire su questa proposta”, aggiunge Orlando.

Ore 13.17. Di Battista: “Crisi oscena, difendo Azzolina”

“Costretti ad osservare l’oscena crisi politica italiana perdiamo di vista altre crisi, a partire da quella esistenziale che colpisce decine di migliaia di giovani, vittime sacrificali più che del virus, delle sue conseguenze”. Lo scrive Alessandro Di Battista in un post in cui rilancia un suo articolo per Tpi.it in cui, tra l’altro scrive: “Difendo tenacemente Lucia Azzolina. Non solo la considero una persona perbene e scrupolosa. La difendo perché si tratta di un ministro che ha compreso il valore sociale della scuola pubblica oltre a quello didattico”.

Ore 13.05. Tavolo sospeso per assemblea dei gruppi di Iv

Tavolo sospeso alle 13,30 per un’assemblea dei Gruppi di Italia viva, che durerà circa un’ora. La fine dei lavori del tavolo, realisticamente, slitterà un po’, intorno alle 16.

Ore 13.02. Iv riunisce assemblea senza aspettare fine tavolo

L’assemblea dei gruppi Iv è confermata, a quanto si apprende, alle 13,30 senza quindi aspettare la fine del tavolo tecnico sul programma nella sala della Lupa.

Ore 12.15. Pd, significativa convergenza su ambiente e scuola

“Sui temi della sostenibilità ambientale con la mozione approvata in Senato, e sui temi della scuola, con l’esigenza di un rilancio prioritario degli investimenti, si è registrata una significativa convergenza dei gruppi parlamentari presenti al tavolo con il presidente Fico”, riferiscono fonti Pd commentando l’andamento dei lavori portati avanti dalla maggioranza a Montecitorio

Ore 11.53. Fonti Iv: no al “lodo” su prescrizione e processo penale

Italia viva “non condivide il lodo Orlando: non c’è nessun accordo sulla prescrizione e sul processo penale”. Lo affermano fonti di Iv a proposito del confronto in corso al tavolo sul programma di governo su giustizia e prescrizione

Ore 11.37. De Petris: “Nodo rimane nome premier”

“Sicuramente questo tavolo è utile, ma non è qui che si scrive il programma del governo. Questo lo si fa assieme al presidente del Consiglio incaricato. Finché non si scioglie questo nodo, qualsiasi lavoro è utile ma non decisivo”. Lo ha detto Loredana De Petris, capogruppo di Leu al Senato, durante una pausa caffè del tavolo sul programma in corso a Montecitorio.

Ore 11.27. Orlando propone “lodo” su prescrizione

Al tavolo sul programma in corso a Montecitorio il vicesegretario del Pd Andrea Orlando ha proposto un “lodo” sulla prescrizione su cui c’è stata una apertura da parte di M5s, mentre da parte di Iv non è stata sciolta la riserva. Lo riferiscono alcuni partecipanti alla riunione. Orlando ha proposto che la maggioranza si impegni a portare avanti il ddl sulla riforma del processo penale, che accorcia i tempi dei processi, e che se entro sei mesi non viene approvato allora si metterebbe mano alla prescrizione.

Ore 11.26. Lavori tavolo prolungati fino alle 15

“Abbiamo chiesto al presidente Fico di estendere di altre due ore la discussione del tavolo, fino alle 15. Dobbiamo parlare di scuola e università. Non è una discussione sul programma ma solo sugli argomenti divisivi”. È quanto ha affermato la capogruppo di Liberi e uguali al Senato Loredana De Petris. La richiesta di prolungamento dei lavori è stata accolta.

Ore 10.41. Staff Di Maio: ministro chiede di non essere tirato in mezzo

“Durante una riunione il ministro Luigi Di Maio ha chiesto a tutti di non essere strattonato per la giacca”, è quanto fanno sapere dallo staff del ministro Di Maio. “Basta giocare e tirare in mezzo il nome del ministro. Ora bisogna fare squadra intorno a chi sta trattando per dare forza al Movimento”, concludono dallo staff del titolare della Farnesina

Ore 10.26. Al tavolo si affronta tema giustizia

Tema Giustizia, compresa la riforma della prescrizione, al centro della prima sessione di lavoro del tavolo per il programma convocato da Roberto Fico in vista della formazione di un nuovo governo. Per questa ragione, da oltre un’ora l’assetto iniziale dei partecipanti al tavolo è stato integrato con degli esperti. Si tratta, in particolare, di Andrea Orlando per il Partito democratico, Pietro Grasso per Leu, Vittorio Ferraresi per il MoVimento 5 stelle e Julia Unterberger per le minoranze linguistiche.

Ore 10.23. Fornaro: “Se oggi non c’è intesa, il voto è alle porte”

“Se nella giornata di oggi non si mette in condizione il presidente Fico di andare al Quirinale a riferire che ci sono le condizioni per andare avanti a costituire un Governo fondato sulla maggioranza che sosteneva Conte, le elezioni anticipate si avvicinerebbero a grande velocità”. Lo dice Federico Fornaro, capogruppo di Leu alla Camera. “Deve quindi prevalere la ragionevolezza e la ricerca di sintesi condivise, per dare un Governo all’Italia e non perdere la straordinaria opportunità dei fondi europei del Recovery plan”, aggiunge Fornaro.

Ore 10.06. Scalfarotto: “Non sono sicuro che ci sarà un Conte ter”

“Non sono così sicuro che sia certo un Conte ter, stiamo ancora discutendo”. Queste le parole di Ivan Scalfarotto, parlamentare di Italia Viva, ad Agorà Rai Tre, sulle trattative per la formazione del nuovo governo.

Ore 10.02. Mattarella ricorda Segni: “Meglio non rieleggibilità che semestre bianco”

“La figura e l’opera di Antonio Segni appartengono alla storia repubblicana, che lo annovera tra gli artefici della ricostruzione e dello sviluppo del Paese”. Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Fu anche l’occasione per esprimere la convinzione che fosse opportuno introdurre in Costituzione il principio della ”non immediata rieleggibilità” del presidente della Repubblica. In quell’occasione Segni definiva ”il periodo di sette anni sufficiente a garantire una continuità nell’azione dello Stato” -si legge tra l’altro nel messaggio del capo dello Stato-. Inoltre – aggiungeva – ”la proposta modificazione vale anche ad eliminare qualunque, sia pure ingiusto, sospetto che qualche atto del Capo dello Stato sia compiuto al fine di favorirne la rielezione”. Di qui l’affermazione che ”una volta disposta la non rieleggibilità del Presidente, si potrà anche abrogare la disposizione dell’art.88 comma 2° della Costituzione, che toglie al Presidente il potere di sciogliere il Parlamento negli ultimi mesi del suo mandato”. Una disposizione che – a giudizio del Presidente Segni – ”altera il difficile e delicato equilibrio tra poteri dello Stato e può far scattare la sospensione del potere di scioglimento delle Camere in un momento politico tale da determinare gravi effetti”.

Ore 10.01. Scalfarotto: “Nelle trattative nessun nome, neanche Boschi”

“Non c’è nessun nome, quindi non c’è neanche quello della Boschi. Mi pare evidente”. Queste le parole di Ivan Scalfarotto, parlamentare di Italia Viva, ospite ad Agorà Rai Tre, sulle trattative per la formazione del nuovo governo.

Ore 9.59. Salvini: “Si metteranno d’accordo con qualche ministero in più o in meno”

“Penso che alla fine si metteranno d’accordo, con qualche ministero in più o in meno, con tutti che andranno in tv a dire di aver vinto, con qualche virgola in più, e gli italiani hanno perso mesi”. Lo dice Matteo Salvini, a SkyStart, facendo così la sua previsione sull’esito della crisi di governo. “Noi – assicura – continueremo a fare il nostro lavoro”.

Ore 9.43. Bellanova: “La discussione al tavolo non è solo con Italia Viva”

“La discussione al tavolo non è solo con Italia Viva”. Così Teresa Bellanova, ai microfoni di Omnibus, su La7. “So che ieri c’è stata già una discussione importante, se ci sarà bisogno di qualche ora in più non credo questo sarà un problema”, sottolinea Bellanova.

Ore 9.17. Riprendono i lavori del tavolo programmatico

Al via i lavori della seconda giornata del tavolo programmatico di iniziativa del presidente della Camera Roberto Fico sulla base del mandato esplorativo da lui ricevuto dal presidente della Repubblica. Nella giornata di ieri i lavori si erano protratti fino alle 21.

 

Sorgente: Crisi di governo, ultime notizie di oggi. Fico al Quirinale, trattativa fallita. – la Repubblica

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